Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 14 dicembre 2025  | aggiornato alle 22:04 | 116318 articoli pubblicati

La guida che fotografa i ristoranti di Torino e anticipa dove si mangerà nel 2026

La nuova edizione de “I Cento di Torino” racconta il ricambio tra giovani cuochi e progetti maturi, registra l’uscita di insegne storiche e l’ascesa dei piattini, descrivendo una Torino più tecnica e in evoluzione

 
25 novembre 2025 | 18:58

La guida che fotografa i ristoranti di Torino e anticipa dove si mangerà nel 2026

La nuova edizione de “I Cento di Torino” racconta il ricambio tra giovani cuochi e progetti maturi, registra l’uscita di insegne storiche e l’ascesa dei piattini, descrivendo una Torino più tecnica e in evoluzione

25 novembre 2025 | 18:58
 

La fotografia più nitida della ristorazione torinese arriva, puntuale, con la nuova edizione de "I Cento di Torino". Pubblicata da Edt - casa editrice che nel 2026 celebra i suoi cinquant’anni - continua a essere uno strumento imprescindibile per chi vuole orientarsi tra ristoranti, trattorie, wine bar e piole. Diciassette anni di lavoro costante, raccontati dai tre curatori, Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino, che nella divisione tra “Top” e “Pop” interpretano le due anime della città: l’alta cucina e le tavole popolari, Champagne e Barbera, evitando classifiche rigide ma offrendo cinquanta indirizzi per ciascuna sezione, sempre in ordine alfabetico.

Cento

La copertina de “I Cento di Torino”

Il Premio Gesac Miglior ristorante di Torinova per il quarto anno consecutivo a Condividere, conferma di un progetto gastronomico maturo e coerente, che continua a influenzare il panorama cittadino. Il ristorante all’interno della Nuvola Lavazza, nato con la regia creativa di Ferran Adrià e guidato in cucina da Federico Zanasi, si conferma esempio virtuoso di alta ristorazione contemporanea: tecnica, visione e un’idea di accoglienza evoluta. Sul versante popolare, il Premio Vestil Miglior piolaviene assegnato al Caffè dell’Orologio, storica insegna di San Salvario che negli anni ha saputo coniugare radici e modernità. Una cucina diretta, stagionale, fedele al patrimonio gastronomico piemontese, accompagnata da un’atmosfera che resta uno dei motivi principali del suo successo.

La guida 2026 registra alcuni cambiamenti significativi nel panorama cittadino: «Alcune insegne storiche non ci sono più» spiegano Cavallito e Lamacchia. «Al loro posto, una nuova generazione di cuochi sta cercando spazio. È a loro che guardiamo per ridisegnare la mappa gastronomica di Torino». Se il settore dell’alta ristorazione vive quindi un momento di transizione, la scena delle cucine informali è in grande fermento. Protagonista assoluto è il fenomeno dei piattini, wine bar con proposte snelle, tecniche e accessibili: «Raccontano i tempi che viviamo» scrive Iaccarino nella sua introduzione alla sezione Pop, «una cucina meticcia e più tecnica, che permette di spendere da pochi euro a infinito».

Tra nuove aperture, rientri e cambi di categoria sono 21 le novità di quest’anno - 9 Top e 12 Pop - a conferma di un tessuto gastronomico dinamico e reattivo. Come da tradizione, "I Cento" assegnano anche i premi speciali sostenuti dagli sponsor, dando voce ai diversi aspetti del mestiere: dalla sala all’innovazione, dalla materia prima alla pasticceria, dalla mixology alla responsabilità sociale. Troviamo così riconoscimenti a Spirito Osteria (servizio), Del Cambio (pasticceria), La Limonaia (cantina), Muro Osteria Contemporanea (innovazione), Rabarè (cocktail e cucina), oltre ai premi dedicati alla tradizione, al design, ai giovani talenti e al valore etico delle insegne. Novità dell’edizione 2026 è la collaborazione con la Camera di commercio di Torino, che ha scelto la guida come piattaforma per raccontare i propri progetti dedicati alle eccellenze enogastronomiche locali. Due sezioni speciali conducono il lettore attraverso prodotti e filiere, rafforzando il legame tra ristorazione e territorio. Una guida che non fotografa soltanto l’esistente, ma registra il cambiamento e anticipa - ancora una volta - la Torino che verrà.

Di Piera Genta

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Robo
Diemme
Grana Padano
Electrolux

Robo
Diemme
Grana Padano

Electrolux
Pavoni
Molino Pasini