Sorpresi e stupiti, essi stessi. «Quest’anno qui, nel cuore dell’area naturale protetta delle colline del Monte Netto (altura isolata della parte settentrionale della Bassa Bresciana), a Capriano del Colle (Bs), zona tutt’altro che vacanziera, abbiamo ospitato alcune centinaia di turisti stranieri. Sono arrivati dagli Stati Uniti, dal Giappone, dalla Francia, Germania e Spagna. Hanno soggiornato mediamente per un paio di notti nell’Agriturismo del Casale Riversa, visitato il nostro birrificio artigianale e alcune cantine della zona. Sono rimasti sorpresi dalla bellezza dei luoghi che si trovano appena fuori Brescia, in un parco regionale».

L'Agriturismo del Casale Riversa
Ma come hanno fatto a scoprire il Monte Netto? Alberto Romano, titolare della struttura ricettiva, con a fianco la moglie, è lapalissiano: «Si sono informati su Google e su vari siti turistici internazionali e, prima di raggiungere città come Milano, Verona e Venezia, hanno deciso di fermarsi a metà strada in questa zona naturale poco valorizzata dal nostro sistema turistico». Concreta dimostrazione dell’italico saper fare, con e senza le istituzioni che costituiscono spesso “governance”; dispendiosi organismi per «piacevoli foto di gruppo dei loro amministratori in Paesi Ue ed extra Ue», come sottolinea con sano realismo e disincanto un operatore turistico gardesano.
Interessante poi l’offerta dei prodotti tipici, come appunto le 12 birre prodotte dal “Birrificio artigianale Riversa”, 7 dipendenti, e premiato nel 2024 come uno dei migliori d’Italia. «Birre sincere - rimarca Romano - senza coadiuvanti, coloranti, edulcoranti e conservanti. Bionde e rosse artigianali dal gusto classico e allo stesso tempo unico e originale, pensate per vivere una nuova esperienza sensoriale frutto della selezione di materie prime di qualità. Sono prodotte senza ricorrere a trattamenti di filtrazione, non sono pastorizzate né rifermentate in bottiglia».
Ma Capriano e il Monte Netto sono anche il cuore della Strada del vino e dei sapori dei Colli dei Longobardi. «La nostra Associazione - ha detto il presidente Flavio Bonardi durante la conferenza stampa di fine anno - si appresta a festeggiare i 25 anni di vita. Quest’anno ha svolto 499 eventi nei 13 comuni che vi aderiscono, con la partecipazione di 11.124 persone e 69 incontri istituzionali. Quattro i risultati più rilevanti. Anzitutto il potenziamento dell’offerta turistica attraverso nuovi percorsi esperienziali dedicati al vino e ai prodotti tipici. Poi, la realizzazione di campagne informative e strumenti digitali per l’orientamento dei visitatori. In terzo luogo, interventi per la valorizzazione paesaggistica e culturale che hanno coinvolto diverse aree del territorio e, infine, la creazione di momenti di incontro tra aziende, istituzioni e pubblico, contribuendo alla crescita della cultura del vino e dell’enoturismo».
Di Renato Andreolassi