Torna "Alchimie", la rassegna degli artefici del gusto racchiusi nella magia delle erbe e degli amari. La fiera mercato, ad ingresso libero, si terrà a Montirone (Bs), il 23 e 24 febbraio, hinterland bresciano, nella bella location del teatro Sicomoro. Lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 4mila persone. Un appuntamento che offrirà l'occasione per degustare oltre 50 etichette e conoscere 40 produttori, di cui 20 specializzati in amari, provenienti da tutta la provincia, e non solo. Con una novità.

Alchimie: oltre 40 produttori di amari ed erbe al teatro Sicomoro di Montirone (Bs)
«Faremo apprezzare - ha detto Marco Tevini, discendente di una famiglia che da 100 anni produce amari in Valle Camonica - "l'Amaro di Montirone", prodotto con erbe spontanee ed officinali locali. Sarà in vetrina, per la prima volta, dopo un anno di sperimentazione». Erbe, come genziana, timo, camomilla, sambuco, ginepro, melissa, achillea, salvia, iperico, pino mugo, lichene, alloro e rosmarino, sono solo alcuni degli ingredienti che rendono unici gli amari locali. "Alchimie" ha questo obiettivo principale, hanno ricordato Marino Marini, uno dei padri di Slow Food, e il sindaco Spagnoli: valorizzare questa tradizione con l'invito a scoprire i sapori e pure i colori, di un settore vivace e ancora ricco di sorprese.L'esplorazione di questo straordinario patrimonio gastronomico è solo all'inizio, ma già dalla scorsa edizione si è rivelata un viaggio affascinante, pieno di scoperte e nuove connessioni, anche per il mondo della ristorazione.
«Abbiamo ampliato la platea degli espositori e, tra conferme - spiega Carla Fiora, promotrice e anima della manifestazione - e novità , anche quest'anno non mancheranno gli assaggi ai banchi e gli appuntamenti con i laboratori. Gli amari non solo un un digestivo o un prodotto di nicchia, ma un ingrediente dal potenziale enorme, ancora poco conosciuti. È un settore in continua evoluzione: non esiste un consorzio di produttori di amaro e, in alcuni casi, mancano denominazioni e disciplinari. Inoltre, oggi non vi è una figura che faccia per gli amari ciò che il sommelier fa per il vino: valorizzare la storia, gli abbinamenti e la straordinaria biodiversità di erbe botaniche. Spesso, sono un autentico patrimonio del territorio». In vetrina ad "Alchimie" anche vini aromatizzati e vermut. A proposito di abbinamenti, accanto agli amari vi sarà una selezione di prodotti legati al mondo delle erbe: infusi e tisane, ma pure mieli, sott'oli di erbe, dolci da forno, caramelle, cioccolato e marmellate amare: «Perché innovare è una tradizione che è riuscita all'insegna dell'amaro».
Di Renato Andreolassi