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Fabrizio Abbate, chef siciliano in Brasile ospite d'onore al “Mesa ao Vivo Bahia”

Lo chef di origini siciliane, ambasciatore della cucina italiana in Brasile, è ospite all'evento enogastronomico “Mesa ao Vivo Bahia”, e qui presenterà una rivisitazione dello Stoccafisso baiano, piatto tipico brasiliano

 
10 maggio 2016 | 09:37

Fabrizio Abbate, chef siciliano in Brasile ospite d'onore al “Mesa ao Vivo Bahia”

Lo chef di origini siciliane, ambasciatore della cucina italiana in Brasile, è ospite all'evento enogastronomico “Mesa ao Vivo Bahia”, e qui presenterà una rivisitazione dello Stoccafisso baiano, piatto tipico brasiliano

10 maggio 2016 | 09:37
 

Un ulteriore riconoscimento per l'italian style nel mondo stavolta affonda le sue radici in Sicilia. Lo chef palermitano Fabrizio Abbate (nella foto), da anni nelle cucine del suo Don Fabrizio ad Arraial d'Ajuda, sulla costa Do Descobrimento in Brasile, è stato convocato a rappresentare i migliori chef dello Stato di Bahia in una cena all'hotel Pestana Convento do Carmo in occasione dell'evento enogastronomico brasiliano “Mesa ao Vivo Bahia”.

Francesco AbbateFrancesco Abbate

Sarà presente all'evento anche il grande Alex Atala (ristorante Dom a San Paolo), uno dei più noti chef al mondo, il quale durante l'evento terrà anche una conferenza sull'attuale situazione gastronomica e ambientale per lo Statodi Bahia. L'11 maggio, sempre nella cornice del “Mesa ao Vivo Bahia”, alle 13.45, ora locale, lo chef del Don Fabrizio terrà un coinvolgente intervento intorno allo Stoccafisso baiano, un piatto che appartiente alla tradizione del sud di Bahia da centinaia di anni, il cui interesse però si è perduto con il tempo. Volontà dello chef sarà appunto riproporre questo piatto in una versione più moderna e tipicamente mediterranea. La dimostrazione avrà luogo allo Sheraton Hotel di Salvador di Bahia.

Lo chef Fabrizio Abbate ha inoltre aderito alla campagna di Italia a Tavola #NoTripAdvisor. Anche lui infatti lamenta la totale mancanza di controlli da parte del portale americano, affermando di provare «pena, si pena è la parola giusta - spiega Fabrizio Abbate - per questo Gufo maledetto come fosse cosa di cui vantarsi, quasi imitando un’irraggiungibile Guida Michelin, o Gambero Rosso».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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