S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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Scampo alla piastra, il suo consommè, quinoa e primizie primaverili - S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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Terrina di fegato d'oca in "torchon" al Sauternes, confettura di mele e peperoni, brioche - S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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Cavatelli impastati allo zafferano, pomodoro di Pachino e frutti di mare - S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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Carbonaro australe, piselli allo yuzu e mandorla di Noto - S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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Filetto di vitello arrosto in dolce cottura, spuma tiepieda di porri e patate e croccante di grano arso - S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
Cena a 18 mani per l'ultima tappa
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Dany Stauffacher e Massimo Ferracin (presidente del Casinò di Campione d’Italia) - S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
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S.Pellegrino Sapori Ticino a Campione
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S.Pellegrino Sapori Ticino chiude alla grande la sua undicesima edizione e lo fa con l'"ultima cena", per la prima volta a Campione d'Italia (Co), di fatto all'estero. Bastano i numeri per comprendere la portata dell'evento: 18 le mani che hanno creato una cena di alto livello, 9 i grandi nomi ad aver firmato il menu, e 180 il numero degli ospiti. Un appuntamento che ha chiuso alla grande la 11ª edizione di Sapori Ticino, la 10ª brandizzata da S.Pellegrino. Per l'occasione quest'anno gli interpreti delle serate, ospitati nei migliori ristoranti e hotel del Cantone, sono stati cuochi italiani aderenti a
Le Soste, a partire dal presidente Claudio Sadler. Incontri che hanno trovato sempre grande entusiasmo e che costituiscono la premessa dell'ambizioso progetto per il 2018: ospitare le Cucine di tutto il mondo. Il che, vista la costante crescita anno dopo anno della manifestazione (all'insegna della qualità e di uno stile molto sobrio), dovrebbe essere facilmente a portata a di mano. Così come una rinnovata collaborazione con S.Pellegrino e gli altri importanti sponsor che sostengono la manifestazione.
Un menu studiato, meditato e realizzato da cuochi come Lorenzo Albrici, Andrea Bertarini, Alessandro Fumagalli, Mauro Grandi, Egidio Iadonisi, Frank Oerthle, Dario Ranza e Domenico Ruberto, ai quali si è unito per l'occasione anche il cuoco stellato e membro Euro-Toques Bernard Fournier, del ristorante Da Candida a Campione.
Dany Stauffacher e Massimo Ferracin (direttore del Casinò di Campione d’Italia)
E se la qualità della cena si è ben attestata sulla lunghezza d'onda della manifestazione, potrebbe aver stupito la scelta della località: Campione, un'eccezione, un espatrio dalla Svizzera, la scelta dell'Italia. Ma chiarisce bene il concetto il patron del festival
Dany Stauffacher: «Campione è un'enclave che, a tutti gli effetti, è da considerarsi parte integrante del Canton Ticino. Siamo stati molto felici di essere stati ospitati in maniera perfetta e con grande calore dal Casinò di Campione, una realtà importante per il territorio, che ha capito l'importanza di un'offerta enogastronomica di valore e ha voluto essere parte attiva dell'11ª edizione. Non potevamo concludere meglio di così: tanti ospiti, i miei chef del cuore, una serata tra amici che ricorderò».
Scampo alla piastra, il suo consommè, quinoa e primizie primaverili
Il "percorso enogastronomico" - così si può definire l'ultima tappa di Sapori Ticino - della serata è iniziato dalle "isole gourmet", dove ogni cuoco ha raccontato agli ospiti, attraverso i suoi piatti, il suo stile in cucina e la tradizione che ci stava dietro: ottimi finger food d'aperitivo, simboli di personalità e creatività mixate e riprodotte in piccoli assaggi. A seguire le sei portate principali, un connubio di fantasia culinaria e competenza. E, per concludere, ogni chef ha preparato un suo dolce (e anche una selezione di formaggi locali) lasciando liberi gli ospiti di scegliere in base ai propri gusti. Oltre ai big dell'enogastronomia d'autore, non sono mancati gli abbinamenti con alcune etichette di grande pregio.
Il menu della serata
- Scampo alla piastra, il suo consommè, quinoa e primizie primaverili
- Terrina di fegato d'oca in "torchon" al Sauternes, confettura di mele e peperoni, brioche
- Cavatelli impastati allo zafferano, pomodoro di Pachino e frutti di mare
- Carbonaro australe, piselli allo yuzu e mandorla di Noto
- Zuppetta di carote, arance e zenzero con perle d'anguria
- Filetto di vitello arrosto in dolce cottura, spuma tiepida di porri e patate e croccante di grano arso
- Fantasia di dolci a cura degli chef
Cavatelli impastati allo zafferano, pomodoro di Pachino e frutti di mare
I vini
- Champagne Laurent-Perrier - La Cuvée
- Il Sauvignon - Ticino Doc Sauvignon Blanc 2016 Delea
- Biancospino - Bianco del Ticino Doc 2015 Gialdi
- Quattromani - Ticino Doc 2014 - Guido Brivio, Angelo Delea, Feliciano Gialdi e Claudio Tamborini
- Sweet Dreams - Bianco del Ticino Doc 2013 Brivio
Per informazioni:
www.saporiticino.com