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A Orlando i cuochi Usa scoprono la qualità del pomodoro italiano

di Vincenzo D’Antonio
 
07 agosto 2019 | 12:54

A Orlando i cuochi Usa scoprono la qualità del pomodoro italiano

di Vincenzo D’Antonio
07 agosto 2019 | 12:54
 

Su iniziativa di Anicav e Acf, l’Associazione degli chef professionisti del Nord America, durante la convention di quest’ultima è stata organizzata la degustazione di due ricette.

In una situazione non del tutto tranquilla, con ventilate minacce di dazi sui cui effetti boomerang da parte di chi queste minacce le lancia molto ci sarebbe da riflettere e da comprendere, è lodevole quanto hanno saputo fare in piena sintonia Acf, la più grande organizzazione di chef professionisti del Nord America, ed Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali), nell'ambito del progetto di promozione del pomodoro finanziato dall'Unione Europea.

Il pomodoro italiano è stato protagonista alla convention di Acf (A Orlando i cuochi Usa scopronola qualità del pomodoro italiano)
Il pomodoro italiano è stato protagonista alla convention di Acf

Occasione ghiotta, in tutti i sensi, la convention annuale di Acf svoltasi in questi giorni ad Orlando, in Florida. Anicav ha reso possibile ai circa mille chef statunitensi presenti all’evento di degustare mediante un appropriato show cooking le caratteristiche del pomodoro italiano, di esso esaltandone la qualità, il gusto, la versatilità, la sicurezza e l’origine, in un mercato maturo dove è ancora forte il flagello dell’italian sounding.

Una considerazione: il pomodoro nasce in America ed in Europa lo porta Cristoforo Colombo. Se si pensa ad una “patria” per così dire del pomodoro, si pensa subito all’Italia. Quale la scaturente riflessione? In cucina non conta il certificato di nascita, bensì il certificato di adozione. Ovvero, siano benvenute le contaminazioni virtuose tra le genti, dacché è da questi scambi che sortiscono le innovazioni medianti le quali tutti noi evolviamo.

La degustazione del pomodoro è avvenuta tramite due ricette (A Orlando i cuochi Usa scopronola qualità del pomodoro italiano)
La degustazione del pomodoro è avvenuta tramite due ricette

Le due ricette, tra loro ben diverse, erano tese a dimostrare la versatilità del pomodoro nella fattura di primi piatti di pasta.

La prima ricetta: Elicoidali alla Puttanesca. Del Pastificio Di Martino gli Elicoidali, da associato Anicav il pomodoro adoperato, acciughe dell’azienda conserviera Iasa, nel Salernitano, che quest’anno compie 50 anni di attività, Capperi di Pantelleria Igp, olive di Gaeta e, all’impiatto, gocce di Colatura di Alici di Cetara, anch’essa dell’azienda Iasa. Olio dell’azienda Badevisco di Sessa Aurunca (Ce).

La seconda ricetta: Rigatoni alla Buttera. Del Pastificio Di Martino i Rigatoni, da associato Anicav il pomodoro impiegato nella preparazione di tale sontuoso primo piatto. Succedaneo del guanciale è stato il bacon affumicato made in Usa, locali le uova e del Caseificio Sociale Manciano (Gr) il Pecorino Toscano Dop. Nello specifico è stato adoperato il “Rosso Petti di Manciano”, trattato in crosta con doppio concentrato di pomodoro toscano e olio extravergine di oliva toscano Igp.

Il Pecorino Toscano Dop Rosso Petti di Manciano(A Orlando i cuochi Usa scopronola qualità del pomodoro italiano)
Il Pecorino Toscano Dop Rosso Petti di Manciano

Partecipanti attenti, ben predisposti all’ascolto di storie di cibo che si aprono naturalmente, a storie di territori e di persone attivamente impegnate nell’agroalimentare. Piatti che sono entrambi molto piaciuti, pieno e ben espresso il gradimento. Sempre sorprendente la curiosità che hanno i ristoratori statunitensi verso l’Italia e verso i prodotti italiani, percepiti come eccellenti e preziosi.

Costoro, finalmente, si trovano al cospetto di una nuova generazione di clienti, Millennials soprattutto, che sanno bene informarsi, che sono ben guardinghi al cospetto dell’Italian souding e che sanno effettuare scelte consapevoli circa un’alimentazione che non si discosti dai dettami fondamentali della Dieta Mediterranea ben sapendo coniugare gli aspetti salutistici con quelli della gioia scaturente dall’esperienza che sa far vivere la vera cucina italiana correttamente eseguita ed interpretata.

Ben consci che iniziative del genere non possono configurarsi come episodi one shot, Acf ed Anicav hanno sancito un accordo triennale di cooperazione e pertanto già si profila l’edizione 2020.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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