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Joia compie 30 anni Leemann pioniere del vegetariano

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
28 settembre 2019 | 09:29

Joia compie 30 anni Leemann pioniere del vegetariano

di Gabriele Ancona
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28 settembre 2019 | 09:29
 

Inaugurato a Milano il 29 settembre 1989 è stato il primo ristorante europeo interamente consacrato alla cucina vegetariana premiato con la stella Michelin nel 1996.

Ancora oggi Joia è l’unico stellato vegetariano in Italia. «È stata un’avventura fantastica - racconta Pietro Leemann - Oggi la città è diversa, ma allora era un po’ folle dar vita a una cucina vegetariana gourmet, raffinata e pensata. In Europa non esisteva. Ma il pubblico, grazie anche alla stampa che mi è stata vicina, si è fatto avanti e poi si è trasformato. Oggi si sa cosa è sano mangiare e il vegetarianesimo non è più considerato una setta strana. È uno stile di vita e una cucina che fanno stare bene».

Una delle creazioni di Pietro Leemann (Joia compie 30 anni Leemann pioniere del vegetariano)
Una delle creazioni di Pietro Leemann

Un Leemann sempre pacato, ma a ruota libera, che celebra con orgoglio il suo Joia. «Festeggio anche l’insistenza, la coerenza, lo studio e l’impegno mieu e di tutti i collaboratori ricordando che la cucina è la messa in pratica di ogni filosofia. Del resto siamo ciò che mangiamo e diventiamo ciò che abbiamo scelto a tavola. Il cibo deve far star bene insieme le persone, il cui grado di felicità è il vero “prodotto interno lordo”.

Pietro Leemann (Joia compie 30 anni Leemann pioniere del vegetariano)
Pietro Leemann

Leemann ha però più motivi per festeggiare. In ottobre è in uscita con Giunti “Il codice della cucina vegetariana”, un’opera ponderosa che definisce il canone della cucina verde in modo inedito: 700 pagine di approfondimenti su ingredienti, basi, tecniche, fondamenti scientifici e filosofici della cucina vegetariana. Un testo che vuole essere uno spartiacque per avvicinare appassionati e professionisti a uno stile proiettato al futuro.

In parallelo sta lavorando a un progetto di sostenibilità cui hanno aderito i 10 tre stelle Michelin italiani. Si tratta del “Decalogo per una cucina sana e sostenibile”, un’opportunità di riflessione e cambiamento condiviso dai vertici della ristorazione. Il loro esempio può rappresentare un importante primo passo per altri colleghi e, a cascata, per la clientela.

Per informazioni: www.joia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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