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Morte dello chef Zamperoni. Arrestato chi fornì droga alla escort: è l'ex fidanzato

Leslie Lescano è finito in manette accusato di aver fornito la dose di droga letale per il cuoco che lavorava a New York. Svelate anche le modalità con cui ha agito insieme ad Angelina Barini, tuttora sotto processo.

 
10 febbraio 2021 | 15:55

Morte dello chef Zamperoni. Arrestato chi fornì droga alla escort: è l'ex fidanzato

Leslie Lescano è finito in manette accusato di aver fornito la dose di droga letale per il cuoco che lavorava a New York. Svelate anche le modalità con cui ha agito insieme ad Angelina Barini, tuttora sotto processo.

10 febbraio 2021 | 15:55
 

Da New York arriva una svolta nelle indagini per l’omicidio dello chef Andrea Zamperoni, lodigiano, trovato morto in un motel di Elmhurst nel Queens il 21 agosto 2019. La polizia newyorchese ha messo arrestato all’inizio di questa settimana Leslie Lescano, 44 anni ed ex fidanzato di Angelina Barini, in carcere da un anno e mezzo e sotto processo per la morte del cuoco, che negli ambienti della ristorazione era considerato una giovane promessa; era impegnato a lavorare nelle cucine della catena di ristoranti di lusso Cipriani Dolci e di altri tre clienti di alto livello.

Angelina Barini, prostituta, confessò pochi giorni dopo il ritrovamento del cadavere di aver ceduto la dose di Fentanyl che si è rivelata mortale.

Svolta nelle indagini - Morte dello chef Zamperoni Arrestato chi fornì droga alla escort

Svolta nelle indagini

Lescano fornì la droga alla escort
Ora però il tassello mancante. Lescano è accusato di essere colui che ha fornito il mix letale di droga che la Barini ha poi somministrato a Zamperoni, provocandone la morte. Lo stesso Lescano ha ammesso agli agenti della Homeland Security il reato fornendo elementi sulla metodologia della escort italo-canadese: la Barini, accusata di voler stordire i clienti con mix potentissimi di alcol e oppiacei per poi rapinarli, a quanto pare avrebbe messo nel cocktail del cuoco «liquid G», la cosiddetta «droga dello stupro» per stordirlo. Secondo il racconto dello stesso Lescano, Barini lo avrebbe contattato su Messenger, proponendogli «un’opportunità di business» per il cui servizio «sarebbe stato pagato».

Secondo quanto riporta il New York Post, gli investigatori hanno rilevato che Lescano (nome d’arte Ken Ween) ha risposto subito all’appello («yes my queen») e si è adoperato per affittare una camera al Kamway Lodge del Queens. La stessa camera in cui gli investigatori hanno poi trovato il corpo senza vita di Zamperoni già chiuso in un sacco della spazzatura e la escort intenta a farlo sparire.

La dinamica nei dettagli
Sempre secondo quanto raccolto dagli investigatori, la Barini, una volta in camera con Zamperoni, avrebbe chiesto a Lescano di restare nascosto in bagno per poi uscire una volta che il cuoco era già steso a terra, ucciso dal mix letale. La Barini gli ha chiesto di uscire per comprare cibo e prodotti per l’igiene e la videosorveglianza dello stesso lodge ritrae l’ex fidanzato della “dark lady” riemergere con un sacchetto bianco e lasciarlo su una panchina all’esterno, successivamente ritirato dalla Barini. Lescano è accusato di aver fornito la droga alla Barini e rischia fino a vent’anni di carcere, mentre l’ex prostituta è tuttora sotto processo alla Federal Court di Brooklyn.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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