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Con l’esempio dello sport, l’Italia ce la può fare!

Lo sport ci unisce e ci fa reagire contro la rassegnazione e le difficoltà. Ci fa ritrovare una unità di intenti e di obiettivi per il bene comune di tutti. Proprio come cerca di fare la Federazione italiana cuochi

di Rocco Pozzulo
presidente FIC - Federazione italiana cuochi
 
14 settembre 2021 | 08:00

Con l’esempio dello sport, l’Italia ce la può fare!

Lo sport ci unisce e ci fa reagire contro la rassegnazione e le difficoltà. Ci fa ritrovare una unità di intenti e di obiettivi per il bene comune di tutti. Proprio come cerca di fare la Federazione italiana cuochi

di Rocco Pozzulo
presidente FIC - Federazione italiana cuochi
14 settembre 2021 | 08:00
 

Tante volte viene usata un’espressione un po’ semplicistica da coloro che non seguono molto le varie discipline sportive attraverso i media: “Tanto in fondo è solo un gioco, una gara sportiva!”. Ma non è sempre così. Per fare un esempio, appena finita la Seconda guerra mondiale Gino Bartali vinse il Tour de France, impresa epica da parte di un umile italiano. Si disse che in qualche modo questo riuscì ad arginare, dopo l’attentato a Palmiro Togliatti, i sentori di una guerra civile, unendo inaspettatamente animi e cuori di tutti gli italiani.

Con l’esempio dello sport, l’Italia ce la può fare!

E così oggi stiamo svegli di notte per vedere le “strambate” di Luna Rossa contro i mostri di New Zealand, gioiamo follemente dei traguardi della nostra divina Federica Pellegrini, per non parlare poi degli Europei di calcio e delle Olimpiadi di Tokyo e di quando i nostri atleti italiani salgono sul podio con il nostro tricolore. Non sono solo gare o manifestazioni sportive, che già di loro sarebbero importanti: in questi momenti si ripete una storia di disperazione sociale, di morti e di paure per una malattia ancora da debellare. Le vicende sportive, vecchie e recenti, significano molte cose. Significano che l’Italia ce la può fare, che se ci si mette coraggio, determinazione e usando tutto il talento disponibile, si può andare molto lontano, ottenendo anche grandissimi risultati. Questo è il “vaccino” contro la rassegnazione, per ritrovare una unità di intenti e di obiettivi per il bene comune di tutti!

Unità che la nostra Federazione italiana cuochi ha costruito con le passate gestioni e continua a consolidare sempre più, giorno dopo giorno, allo scopo di affrontare al meglio e con più determinazione le sfide del futuro, le avversità e le precarietà a cui la nostra categoria è da sempre soggetta. Dobbiamo assolutamente cercare di lasciare ai nostri successori un’associazione forte, autorevole e di scopo, che rispetta opinioni diverse, caratterizzata da coesione e unità di intenti, che mette sempre al centro gli interessi di tutti i soci.

Gioca e Parti

Come presidente Fic - anche se le nostre divise non sono azzurre, il colore che accende tutti i nostri cuori - voglio ed intendo far sempre “emozionare” le persone anche alla vista delle nostre toque e giacche bianche, sui palchi di premiazione con i nostri giovani ragazzi, che sono il nostro futuro, o grazie ai piatti e alle medaglie vinte della nostra Nazionale Cuochi, o davanti alle vecchie immagini di quei luoghi colpiti da calamità naturali, in cui i nostri cuochi sono subito accorsi dopo aver lasciato i propri posti di lavoro e le famiglie, per portare un pasto caldo, conforto e solidarietà a chi in quel momento ne aveva più bisogno ed aveva perso tutto.

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