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Un nuovo ristorante per Filippo La Mantia: la cucina siciliana sbarca al Mercato Centrale di Milano

Dopo la chiusura del suo locale in piazza Risorgimento, il cuoco ha deciso di ripartire sempre da Milano. Apertura prevista per metà marzo: a mezzogiorno il suo tradizionale buffet, la sera menu alla carta

di Gianluca Pirovano
 
17 febbraio 2022 | 18:35

Un nuovo ristorante per Filippo La Mantia: la cucina siciliana sbarca al Mercato Centrale di Milano

Dopo la chiusura del suo locale in piazza Risorgimento, il cuoco ha deciso di ripartire sempre da Milano. Apertura prevista per metà marzo: a mezzogiorno il suo tradizionale buffet, la sera menu alla carta

di Gianluca Pirovano
17 febbraio 2022 | 18:35
 

Ripartire da zero, anche se hai 62 anni e alle spalle una storia di successi. È la decisione presa da Filippo La Mantia, che ha annunciato l'apertura del suo nuovo ristorante. Si chiamerà "Oste e cuoco", come la sua vecchia creatura di piazza Risorgimento, chiusa a dicembre 2020 a causa della pandemia che aveva reso insostenibili i 31.000 euro di affitto al mese, e sarà al primo piano del Mercato Centrale di via Sammartini, a Milano. La ricetta? Sempre la stessa: niente aglio e cipolla, tradizione siciliana in primo piano, buffet a mezzogiorno e menu alla carta per la sera. Il tutto con una brigata completamente rinnovata e ancora in fase di assemblaggio. Apertura prevista per metà marzo. «Se tutto va bene tra il 15 e il 20», ha confermato lui stesso. 

Un nuovo ristorante per Filippo La Mantia: la cucina siciliana sbarca al Mercato Centrale di Milano

Filippo La Mantia riparte dalla "sua" Milano 

Filippo La Mantia riparte da dove aveva lasciato. Il cuoco siciliano ha infatti annunciato l'apertura del suo nuovo ristorante all'interno del Mercato Centrale di Milano. La Mantia è molto legato al capoluogo meneghino. «È quella che sento essere la mia città, mi ha dato e tolto tanto, ma è impossibile non ripartire da qui», dice. Nel 2015 aveva aperto in piazza Risorgimento il suo "Filippo La Mantia oste e cuoco", 1.800 metri quadri di ospitalità e di cucina siciliana, cardine da sempre di tutta la sua proposta. A interrompere il progetto è però intervenuto il Covid che lo ha costretto a fine 2020 ad abbassare la serranda, non prima però di aver ottenuto l'Ambrogino d'oro, la maggiore onorificenza del comune di Milano, per aver cucinato per il personale dell'ospedale Niguarda durante le settimane più dure della pandemia. Lo chef era poi tornato in Sicilia, al Grand Hotel della Palme di Palermo, lasciato a fine 2021.

 

Stesso nome, stessi principi 

Il nuovo ristorante, come detto, aprirà a metà marzo e avrà lo stesso nome del precedente di piazza Risorgimento. Non cambierà nemmeno l'anima della proposta culinaria. «Aprirò sia a pranzo che a cena - spiega La Mantia - A mezzogiorno ci sarà il tradizionale buffet, nella speranza che tolgano le restrizioni legate al Covid. Altrimenti faremo un buffet "assistito". La sera invece ci sarà un menu alla carta dove non mancheranno i miei classici che sono sempre molto richiesti». Non solo però. Giusto il tempo di carburare e l'offerta sarà ampliata da una proposta take-away. «Al piano terra del Mercato ci sarà un corner per l'asporto - aggiunge - con soli tre prodotti: caponata, arancina e cannolo». 

Il Mercato Centrale di Milano  Un nuovo ristorante per Filippo La Mantia: la cucina siciliana sbarca al Mercato Centrale di Milano

Il Mercato Centrale di Milano

Una brigata nuova e giovane 

Se il nuovo progetto di La Mantia seguirà il solco tracciato negli anni dal cuoco siciliano, la novità sarà portata dalla brigata. È ancora in fase di costruzione ma le linee guida sono chiare. «Ho deciso di ripartire da zero - prosegue La Mantia - puntando sui giovani. Ho ricevuto centinaia di curriculum di ragazzi agguerriti che hanno voglia di mettersi in gioco. Non soltanto però: sono arrivate proposte anche di persone più avanti con gli anni che vogliono però provare ciò che non hanno mai fatto. Di certo lascerò carta bianca ai cuochi, che devono sentirsi liberi di esprimersi». 

Il duro colpo del Covid e la ricerca della location 

La chiusura del suo vecchio ristorante in piazza Risorgimento è stato un duro colpo e per ripartire c'è voluto del tempo. «A 62 anni riparto da zero - confessa - Giuro sul mio onore che lo faccio per le migliaia di clienti che in quest'anno e mezzo mi hanno scritto e incoraggiato. Lo hanno fatto anche in questi giorni, quando si è sparsa la notizia. Per me è un orgoglio e un'emozione». Nel periodo tra la chiusura della sua attività e oggi, La Mantia ha visionato decine di locali, senza trovare mai la soluzione che accendesse in lui la voglia di ripartire. «Avrò visto almeno sessanta location - conferma il cuoco - Mi hanno proposto cose pazzesche. Ho incontrato anche tanti imprenditori ma alla fine avevano richieste troppo alte. Ho aspettato, ho sofferto, mi sono anche arrabbiato poi Piero Lissoni (architetto, designer e imprenditore, ndr) mi ha portato al Mercato Centrale, che non conoscevo, ed è ripartito tutto». 

Nella nuova location La Mantia non pagherà l'affitto ma verserà una percentuale sull'incasso. «Il mercato è il mio habitat naturale - conclude - Spero di fare in futuro nuove aperture negli altri Mercati Centrali italiani. Intanto riparto nella speranza di riuscire a far trovare di nuovo alla gente ciò che ha lasciato un anno e mezzo fa». 

 

Mercato Centrale 

Via Giovanni Battista Sammartini, 2, 20125 Milano MI

02-37928400

info.milano@mercatocentrale.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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