Sono state molteplici le iniziative attraverso le quali nel corso degli anni è stata chiesta a gran voce la reintroduzione del Ministero del Turismo. Tra le tante, ricordo in particolare azioni specifiche da parte della nostra Associazione dei Direttori d’Albergo e da parte di Solidus, la confederazione che raggruppa le maggiori associazioni delle professionalità alberghiere, con comunicati stampa, richieste, dirette, petizioni, raccolte firme...
Bisogna lavorare tutti insieme, ognuno con le proprie competenze
Il
turismo, questo sconosciuto… Sì, perché in molti associano il turismo ad un
weekend fuori porta, senza rendersi conto di cosa realmente sia questo comparto che coinvolge innumerevoli attività produttive, rappresentando differenti
professionalità, sempre correlate l’una con l’altra, in ogni ambito lavorativo. Turismo significa
viaggiare, muoversi localmente, pernottare, visitare, nutrirsi, divertirsi, incontrarsi, confrontarsi, lavorare, visitare, scoprire ma anche cultura, musica, sport, convegni, fiere e non solo... Il comparto turistico racchiude attività di ogni genere e grazie ai milioni di addetti specializzati e di alta professionalità, produce il
14% del Pil del nostro Paese.
Un Paese che, nonostante piccolo, risulta essere uno dei più importanti del mondo a livello economico, finanziario, industriale ma anche sportivo, musicale, culturale... Un Paese che da solo, ricordiamo, detiene il 70% del
patrimonio culturale del pianeta. Un Paese che offre le migliori e più ambite
destinazioni per ogni genere di vacanza (mare, montagna, campagna, laghi, città d’arte, storia, enogastronomia); raggiunto e frequentato da viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, sia per piacere che per lavoro. È quindi fondamentale che vi sia una regia politico-istituzionale che gestisca questo comparto;
ora che (ri)nasce questo Ministero dobbiamo essere pronti a lavorare, tutti ed insieme, ognuno per le proprie
competenze, con le proprie
proposte ma soprattutto con il proprio impegno e speriamo che non succeda, come spesso accade, che al momento di iniziare a produrre risultati tanto ambiti ed aspettati, si cominci ad indietreggiare.
Non potrà essere un “armiamoci e partite”, dovrà essere un “
testa bassa e pedalare”, come si suol dire, e bisogna farlo. Soprattutto dopo questa incredibile situazione di stallo mondiale tra viaggi, spostamenti e incontri, il settore ha bisogno di essere rilanciato con azioni mirate: dalla
sburocratizzazione al
rinnovamento infrastrutturale fino all’
innovazione tecnologica.
È necessario un
dialogo costante tra tutti gli attori, categorie, associazioni, istituzioni, affinché ognuno possa mettere a disposizione di tutto il comparto la propria professionalità e specializzazione per far girare in modo fluido la macchina operativa e organizzativa. Bisogna accorciare le distanze tra teoria e pratica, tra pensiero e azione ed essere orientati verso l’obiettivo comune che è la pronta
ripartenza o nuova
rinascita,che dir si voglia, senza se e senza ma. Già da inizio pandemia noi abbiamo più volte ribadito
#ADAcicrede e ora devi crederci anche tu!