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Creatività pura e sapori intensi nelle ricette dei pizzaioli campani

Le proposte inedite di alcuni tra i più quotati e fantasiosi pizzaioli campani hanno conquistato la clientela durante la scorsa stagione. Ingredienti di primissima qualità hanno dato vita ad abbinamenti vincenti

di Gabriele Ancona
 
18 ottobre 2016 | 17:20

Creatività pura e sapori intensi nelle ricette dei pizzaioli campani

Le proposte inedite di alcuni tra i più quotati e fantasiosi pizzaioli campani hanno conquistato la clientela durante la scorsa stagione. Ingredienti di primissima qualità hanno dato vita ad abbinamenti vincenti

di Gabriele Ancona
18 ottobre 2016 | 17:20
 

Dopo il successo dell’iniziativa che, con la regia di Mulino Caputo, ha puntato i riflettori sul mondo della pizza, le ricette presentate nell’ambito di “Una pizza per l’estate” stanno riscuotendo ancora oggi, a distanza di qualche mese, molti consensi e apprezzamenti. Le proposte inedite della scorsa stagione sono infatti entrate di diritto nei menu dei pizzaioli partecipanti, che per l’occasione avevano rispettato canoni di freschezza e leggerezza. Imprescindibili i prodotti di stagione, molto apprezzata la filiera corta.

foto: Stefano Renna

foto: Stefano Renna

Nella “Marinara estiva” di Ciro Oliva vivevano passato e tradizione, con letto di San Marzano, aglio dell’Ufita e origano di Don Alfonso 1890. La “Foce 'e mare” di Valerio Vuolo, figlio d’arte, aveva conquistato i presenti per il suo impasto all’acqua di mare, lievitato 18 ore, e la farcitura con mozzarella di bufala affumicata, pomodorini confit ai profumi di Cetara e peperoncini verdi di fiume. “DallAmeriCaruso”, con patate lesse condite con limone e olio, sale, prezzemolo, provola e pistacchi, era invece la pizza che Teresa Iorio aveva presentato per l’occasione.

Pasqualino Rossi per la sua “La Parmigiana conciata” aveva scelto pomodorini, bufala affumicata, melanzane, olio extravergine Itrana, conciato romano e basilico. Un nome romantico quello della pizza di Vincenzo Esposito, “Bacio a Furore”, sulla quale spiccavano gamberi e olive nere di Gaeta, con un profumo di limoni di Sorrento Igp. La “Sciummo verde” di Vincenzo Di Fiore era invece ricca di mozzarella affumicata di bufala campana Dop, peperoncini verdi fritti, limone di Sorrento Igp e menta.

Fiori di zucca ripieni di alici di Cetara e una suggestione invernale, con una manciata di struffoli salati, erano gli ingredienti della pizza “Torna a Surriento” di Gaetano Genovesi. Aromatica la “Pizza Amalfi” di Diodato Pironti - il pizzaiolo che Salvatore De Riso ha voluto con sé nel suo bistrot “Sal De Riso Costa d’Amalfi” - con fior di latte di Tramonti, prosciutto crudo di Sant’Ilario, limone costa d’Amalfi Igp e zenzero fresco. Francesco Donnarumma aveva cosparso la sua “Pizza Monet” di fiori eduli, raccolti nel giardino del Grand Hotel Coccumella di Sant’Agnello (Na).

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