«Il progetto continua: vogliamo capitalizzare il grande risultato ottenuto all'Expo dalla Regione Lazio, che ha mostrato a tutto il mondo il nostro patrimonio agroalimentare e la capacità dei suoi interpreti». Lo ha detto Quirino Briganti, coordinatore Expo, aprendo a Roma, al Tempio di Adriano, l'evento organizzato per la presentazione del volume “A tavola con le stelle del Lazio”, dedicato ai 23 chef stellati che per i sei mesi dell'Expo avevano proposto nei loro piatti le tipicità regionali.
Ognuno di loro aveva presentato un piatto basato su uno o più prodotti del territorio laziale, attingendo alla propria esperienza personale e alle proprie origini. Tutte le ricette sono state ora riproposte nel volume. All'evento al Tempio di Adriano, in rappresentanza dei 23 chef, erano presenti Marco Martini, Riccardo Di Giacinto, Sandro e Maurizio Serva, Gianfranco Pascucci, Andrea Fusco, Francesco Apreda, Roy Caceres, Iside de Cesare, Daniele Usai, Giuseppe Di Iorio, Michelino Gioia e Angelo Troiani.
A presentarli e a chiedere un giudizio su un'esperienza speciale è stata Valentina Canali, vicedirettore dell'azienda Romana Mercati. Gli ingredienti utilizzati rientravano nel paniere dei cento prodotti che fin dalla fase iniziale dell’Esposizione universale erano stati individuati per rappresentare al meglio la cucina romana e laziale. Non tutti sanno, tra l'altro, che Roma è la città italiana col più alto numero di chef stellati: ben 16.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti (nella foto in quinto da sinistra), ha espresso soddisfazione per il risultato e la visibilità ottenuta anche grazie al loro impegno, in un'esperienza resa possibile fin dall'inizio all'insegna della collaborazione e la solidarietà, limitando ogni sovrastruttura.
«Non c'è stata a Milano - ha detto Zingaretti - una frammentazione di ruoli ma il lavoro e la passione di tanti, insieme. Expo non è stata solo una vetrina e più che singoli eventi dobbiamo promuovere il nostro territorio, tanto ricco di risorse, con forti azioni di marketing e iniziative anche attraverso i social network. Grazie all'evento sono state accelerate tendenze già delineate e - a partire da questa pubblicazione che presentiamo oggi - continueremo a parlare di cibo, tema portante dell'Expo. Il Lazio è bellezza, tecnologia sviluppo sostenibile intorno ai valori della terra e dei suoi prodotti, è un'eterna scoperta».
La Regione offre un elevato numero di prodotti a marchio europeo Dop/Igp, rispettivamente 15 e 11, a cui si aggiungono 3 vini Docg, 27 Doc e 6 Igt. Sono invece 386 i Pat (Prodotti alimentari tradizionali) che rendono il Lazio la terza regione italiana, secondo l’ultimo elenco pubblicato dal Mipaf, per numero di specialità. Soddisfazione per la visibilità ottenuta all'Expo è stata espressa anche da Vincenzo Zottola, presidente Unioncamere Lazio e da Lorenzo Tagliavanti della Cciaa di Roma che hanno ripercorso il calendario di eventi a cui assessorati, direzioni e società della rete regionale hanno lavorato con determinazione durante i sei mesi, rendendo protagonisti territori, comunità locali, Università, centri di ricerca, imprese e startup.