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Tutto quello che c'è da sapere sul gelato per inserirlo bene nella dieta

Fresco, goloso e nutriente: il gelato non è solo uno sfizio estivo, ma un alimento vero e proprio. Scopri come varia in base agli ingredienti, quali scegliere e quando può diventare anche un pasto

 
02 agosto 2025 | 08:30

Tutto quello che c'è da sapere sul gelato per inserirlo bene nella dieta

Fresco, goloso e nutriente: il gelato non è solo uno sfizio estivo, ma un alimento vero e proprio. Scopri come varia in base agli ingredienti, quali scegliere e quando può diventare anche un pasto

02 agosto 2025 | 08:30
 

Con l'arrivo del caldo, il gelato torna a essere uno dei protagonisti dell'alimentazione estiva. Se un tempo veniva considerato solo un dessert da consumare nei mesi più caldi, oggi è diventato un alimento presente tutto l'anno. Durante l'estate, però, quando la voglia di mangiarlo cresce, è utile smettere di pensarlo come un semplice sfizio o un premio straordinario, e iniziare a considerarlo per quello che è: un alimento che, se inserito con criterio nella dieta quotidiana, può dare un contributo nutrizionale valido senza compromettere l'equilibrio del fabbisogno giornaliero. Lo confermano gli specialisti dietisti di Humanitas Salute, che sottolineano come il gelato possa essere parte di un'alimentazione sana, a patto di saperne leggere bene composizione, calorie e modalità di consumo.

Tutto quello che c'è da sapere sul gelato per inserirlo bene nella dieta

Gelato e salute: una guida per consumarlo con equilibrio

Gusti diversi, calorie diverse

Non tutti i gelati sono uguali: le calorie e il profilo nutrizionale variano in base agli ingredienti. Latte, panna, grassi vegetali o frutta determinano caratteristiche molto diverse. I gelati alla crema di latte contengono sia latte che panna, quindi hanno un contenuto di grassi circa quattro volte superiore rispetto ad altri tipi, ma anche il 30% in più di proteine. I gelati con grassi vegetali offrono meno colesterolo e una presenza diversa di vitamine liposolubili, grazie alla predominanza di grassi polinsaturi. I gelati alla frutta, invece, sono composti da polpa, zucchero e acqua e sono meno calorici, ma anche più poveri di proteine e calcio. Il loro punto di forza? Il contenuto di vitamina C e la capacità di conservare le qualità nutrizionali della frutta fresca.

Gelato artigianale o industriale? La differenza c'è

Quando si parla di gelato, la distinzione tra artigianale e industriale è tutt'altro che banale. Il gelato artigianale, o “mantecato”, viene lavorato con un'incorporazione lenta di aria, solitamente tra il 30 e il 50%, il che lo rende più cremoso e consistente. Al contrario, il gelato industriale incorpora una quantità d'aria maggiore, anche fino al 100-130%, risultando più leggero e soffice. La qualità può essere buona in entrambi i casi, ma il gelato artigianale, meno standardizzato, offre generalmente una texture più naturale.

Il gelato: un alimento completo e non solo un dolce

Oltre a essere un piacere per il palato, il gelato può rappresentare un alimento completo sotto il profilo nutrizionale. Contiene zuccheri, proteine, grassi e sali minerali come fosforo e calcio. Quest’ultimo è particolarmente utile in età evolutiva, in menopausa o negli anziani con difficoltà di masticazione.

Tutto quello che c'è da sapere sul gelato per inserirlo bene nella dieta

Il gelato può rappresentare un alimento completo sotto il profilo nutrizionale

Il gelato può quindi essere una fonte facilmente assimilabile di nutrienti essenziali. In media, contiene dallo 0 al 6% di proteine, fino al 22% di grassi, dal 20 al 50% di zuccheri e tra lo 0,4 e l’1,4% di sali minerali. Anche l’acqua incide molto, con una quota compresa tra il 20 e il 50%. Le calorie variano: 100-300 kcal per 100 g. In base al contenuto di grassi e calorie, i gelati si dividono in tre categorie: basso (<2%), medio (2-16%) e alto contenuto (>16%).

Latte o frutta: quale gelato scegliere?

La scelta tra gelato al latte e gelato alla frutta dipende dal momento della giornata e dallo scopo del consumo. I gusti alla frutta sono ideali come fine pasto grazie alla leggerezza e al contenuto di vitamine. Il gelato al latte, invece, può sostituire uno spuntino, fornendo energia e nutrienti utili senza appesantire. È anche un buon alleato per chi fa sport, grazie alla presenza di zuccheri semplici prontamente disponibili. Per esempio, un fior di latte confezionato da 45 grammi contiene circa 9 grammi di zuccheri.

Etichette e porzioni: leggere prima di gustare

Consumare gelato in modo consapevole significa anche prestare attenzione all’etichetta nutrizionale. Questa riporta sia le calorie per 100 grammi che per singola porzione, aiutando il consumatore a inserirlo correttamente nel proprio menù quotidiano. Ad esempio, un classico “fior di fragola” da 51 grammi fornisce solo 59 kcal: un apporto modesto, che può persino favorire la digestione se consumato dopo i pasti (e non durante, per evitare interferenze legate alla bassa temperatura).

Pranzo con gelato? Sì, ma solo ogni tanto

Una domanda ricorrente d’estate è: si può sostituire un pasto con un gelato? La risposta è sì, ma con moderazione: al massimo una volta alla settimana. In questi casi è concesso scegliere anche gusti più golosi, evitando però aggiunte come panna o biscotti, che alzano inutilmente le calorie e il carico glicemico. Attenzione anche alla dimensione delle porzioni: un cono classico a due gusti è ben diverso da un maxigelato ricco di topping e farciture.

Tutto quello che c'è da sapere sul gelato per inserirlo bene nella dieta

Si può sostituire un pasto con un gelato? La risposta è sì, ma con moderazione

Quando si sostituisce un pasto con il gelato, è importante che gli altri pasti della giornata siano leggeri e bilanciati. Dopo un pranzo dolce, la cena dovrà essere priva di zuccheri semplici: quindi meglio evitare pane, pasta, riso e dessert. Se si segue una dieta dimagrante, è bene tenere sotto controllo anche il menù del giorno successivo per non superare il fabbisogno calorico complessivo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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