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Dieta, parola abusata Da eliminare?

Nell’immaginario collettivo la parola “dieta” ha assunto una connotazione negativa, e provoca stress. Eliminare questa fissazione diventa però possibile, vista la varietà di proposte finalizzate alla perdita di peso

di Roberto Vitali
 
20 maggio 2016 | 14:53

Dieta, parola abusata Da eliminare?

Nell’immaginario collettivo la parola “dieta” ha assunto una connotazione negativa, e provoca stress. Eliminare questa fissazione diventa però possibile, vista la varietà di proposte finalizzate alla perdita di peso

di Roberto Vitali
20 maggio 2016 | 14:53
 

“Dieta”, uno dei sostantivi più usati e abusati nei messaggi pubblicitari e nelle chiacchiere di tutti i giorni. Studi medici indicano invece l’utilità di pronunciarla il meno possibile o addirittura di abolirla, perché anche il solo risuonare insistente della parola “dieta” reca danno all’effetto benefico che dovrebbe dare.



Nell’immaginario collettivo la parola dieta ha assunto una visione negativa, che se perdura provoca stress continuo, sufficiente a produrre sostanze chimiche endogene che possono sostenere un’infiammazione cronica a bassa intensità, tale da indurre la resistenza alla leptina, un ormone prodotto dalle cellule adipose la cui ridotta attività favorisce l’aumento di peso. Questa insistenza sul termine dieta, nel lungo periodo inficia il calo ponderale iniziale ottenuto e quindi diventa inevitabile la ripresa di peso.

Eliminare la fissazione della parola dieta è oggi possibile, vista la diversificazione di proposte finalizzate alla perdita di peso. Eliminare il vino? I dolci? I cibi grassi? Lo zucchero? Le cene al ristorante?

Va bene tutto, ma solo in parte. Chi vuole riequilibrare il proprio peso può avere una soluzione personalizzata che - dettata da uno specialista - non sacrifica nulla delle abitudini alimentari, se mai le modifica nella quantità e nei tempi di assunzione. Lo stesso andare al ristorante non è brutalmente vietato, anche perché molti cuochi stanno proponendo piatti con cotture più leggere, con ingredienti salutari, materie prime selezionate, anche biologiche. Piatti vegetariani o vegani si leggono ormai in ogni menu e anche questo fa parte della volontà nuova di nutrirsi con intelligenza, senza sentirsi vittime della parola “dieta”.

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