C’è chi pensa che siano utili anche durante e chi è convinto che siano da prendere solo dopo l’antibiotico. Secondo altri invece probiotici e prebiotici non avrebbero alcun effetto sulla flora batterica intestinale.
Silvio Danese, responsabile Centro Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino dell’Istituto Clinico Humanitas e docente all’Humanitas University, ha risposto a una domanda molto comune in merito al giusto metodo di assunzione dei probiotici e dei probiotici in relazione alle terapie antibiotiche. Il suo intervento è stato riportato su
Humanitasalute e lo riproponiamo di seguito.
“«La terapia antibiotica può essere associata ai probiotici, microrganismi vivi in grado di esercitare un effetto positivo sulla salute dell’organismo, rafforzando la flora intestinale - ha detto Danese - Questi vanno assunti a stomaco vuoto per circa 3-4 settimane (almeno un miliardo di batteri al giorno)».
E per quanto riguarda i prebiotici? «I prebiotici invece sono sostanze non digeribili contenute, oltre che in diversi integratori di fermenti lattici, in alcuni alimenti sotto forma di fibre idrosolubili, tra cui i beta-glucani, il lattulosio, gli oligosaccaridi della soia, gli oligofruttosaccaridi, le inuline, il lattitolo - ha aggiunto - Promuovono la crescita di specie batteriche utili allo sviluppo della microflora probiotica. Alcuni ceppi sono in grado di ridurre gli effetti collaterali degli antibiotici».
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