La cefalea rappresenta uno dei disturbi più diffusi a livello mondiale, con una prevalenza superiore al 50% nelle donne. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la inserisce tra le 20 patologie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni. E anche l'alimentazione gioca un ruolo cruciale.

Anche l'alimentazione può influire sull'insorgere del mal di testa
Cause e fattori scatenanti
Si distinguono due categorie principali:
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Cefalee primarie: dolore principale senza cause organiche evidenti, come emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo e altre cefalee autonomico-trigeminali.
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Cefalee secondarie: derivano da patologie sottostanti, ad esempio traumi cranici o cervicali, disturbi vascolari, uso o sospensione di farmaci, infezioni, alterazioni di occhi, orecchie e strutture craniche, oltre a disturbi psichiatrici o metabolici.
Il mal di testa può essere determinato da fattori genetici, ambientali, ormonali e alimentari. La dottoressa Anna Losurdo, neurologa presso Humanitas Medical Care e Humanitas San Pio X, osserva:
«L’alimentazione non rappresenta la causa principale della cefalea, ma può agire da fattore scatenante in individui predisposti. Sostanze come istamina, feniletilammina e tiramina sono spesso coinvolte».
Alimenti più frequentemente associati alla cefalea
Alcuni cibi contengono composti che possono peggiorare la cefalea, in particolare:
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Formaggi stagionati o fermentati
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Cioccolato, cacao e frutta a guscio
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Agrumi, pomodori, crauti, lamponi
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Banane, avocado, fichi, prugne
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Carni stagionate, insaccati e conserve
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Glutammato monosodico (dadi da brodo, salsa di soia, snack)
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Aspartame, nitriti e solfiti (vino, salumi)
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Cibi fritti e molto grassi
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Gelati e alimenti freddi
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Aringhe e frutti di mare
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Bevande contenenti caffeina e alcol, soprattutto vino rosso e birra
Abitudini alimentari che possono influenzare la cefalea
Oltre agli alimenti, alcune abitudini quotidiane contribuiscono al mal di testa:
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Disidratazione: bere poco favorisce l’insorgenza della cefalea.
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Riduzione improvvisa della caffeina: può provocare episodi di mal di testa in chi consuma regolarmente caffeina.
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Saltare pasti o orari irregolari: digiuni prolungati o cene anticipate possono favorire mal di testa al risveglio.
Strategie alimentari per gestire la cefalea
Per chi soffre di cefalea, monitorare l’alimentazione può aiutare a individuare eventuali cibi scatenanti. Tenere un diario alimentare permette di correlare pasti e sintomi, modulando la dieta per ridurre frequenza e intensità degli attacchi.
Una dieta equilibrata, ricca di acqua, frutta e verdura e con pasti regolari, può contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita di chi soffre di cefalea.