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Mal di testa e alimentazione: cosa sapere per prevenire e gestire la cefalea

Il mal di testa può essere influenzato dall’alimentazione. L’articolo analizza cibi e abitudini che favoriscono la cefalea e suggerisce strategie alimentari per ridurne frequenza e intensità

 
18 settembre 2025 | 08:30

Mal di testa e alimentazione: cosa sapere per prevenire e gestire la cefalea

Il mal di testa può essere influenzato dall’alimentazione. L’articolo analizza cibi e abitudini che favoriscono la cefalea e suggerisce strategie alimentari per ridurne frequenza e intensità

18 settembre 2025 | 08:30
 

La cefalea rappresenta uno dei disturbi più diffusi a livello mondiale, con una prevalenza superiore al 50% nelle donne. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la inserisce tra le 20 patologie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni. E anche l'alimentazione gioca un ruolo cruciale.

Mal di testa e alimentazione: cosa sapere per prevenire e gestire la cefalea

Anche l'alimentazione può influire sull'insorgere del mal di testa

Cause e fattori scatenanti

Si distinguono due categorie principali:

  • Cefalee primarie: dolore principale senza cause organiche evidenti, come emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo e altre cefalee autonomico-trigeminali.

  • Cefalee secondarie: derivano da patologie sottostanti, ad esempio traumi cranici o cervicali, disturbi vascolari, uso o sospensione di farmaci, infezioni, alterazioni di occhi, orecchie e strutture craniche, oltre a disturbi psichiatrici o metabolici.

Il mal di testa può essere determinato da fattori genetici, ambientali, ormonali e alimentari. La dottoressa Anna Losurdo, neurologa presso Humanitas Medical Care e Humanitas San Pio X, osserva:
«L’alimentazione non rappresenta la causa principale della cefalea, ma può agire da fattore scatenante in individui predisposti. Sostanze come istamina, feniletilammina e tiramina sono spesso coinvolte».

Alimenti più frequentemente associati alla cefalea

Alcuni cibi contengono composti che possono peggiorare la cefalea, in particolare:

  • Formaggi stagionati o fermentati

  • Cioccolato, cacao e frutta a guscio

  • Agrumi, pomodori, crauti, lamponi

  • Banane, avocado, fichi, prugne

  • Carni stagionate, insaccati e conserve

  • Glutammato monosodico (dadi da brodo, salsa di soia, snack)

  • Aspartame, nitriti e solfiti (vino, salumi)

  • Cibi fritti e molto grassi

  • Gelati e alimenti freddi

  • Aringhe e frutti di mare

  • Bevande contenenti caffeina e alcol, soprattutto vino rosso e birra

Abitudini alimentari che possono influenzare la cefalea

Oltre agli alimenti, alcune abitudini quotidiane contribuiscono al mal di testa:

  • Disidratazione: bere poco favorisce l’insorgenza della cefalea.

  • Riduzione improvvisa della caffeina: può provocare episodi di mal di testa in chi consuma regolarmente caffeina.

  • Saltare pasti o orari irregolari: digiuni prolungati o cene anticipate possono favorire mal di testa al risveglio.

Strategie alimentari per gestire la cefalea

Per chi soffre di cefalea, monitorare l’alimentazione può aiutare a individuare eventuali cibi scatenanti. Tenere un diario alimentare permette di correlare pasti e sintomi, modulando la dieta per ridurre frequenza e intensità degli attacchi.

Una dieta equilibrata, ricca di acqua, frutta e verdura e con pasti regolari, può contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita di chi soffre di cefalea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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