Il cappuccino è una delle bevande più iconiche della colazione italiana, ottenuta aggiungendo al caffè espresso latte montato a schiuma. La combinazione tra la cremosità del latte e l’intensità del caffè lo rende un classico delle abitudini alimentari mattutine, diffuso in tutto il mondo come simbolo del “made in Italy” nel settore food & beverage.

Una tazza di cappuccino apporta circa 120 calorie
Valori nutrizionali e composizione
Una tazza di cappuccino apporta circa 120 calorie, di cui 50 sotto forma di grassi. Dal punto di vista nutrizionale, contiene in media 10 grammi di carboidrati (9 dei quali zuccheri), 6 grammi di grassi (di cui 4 saturi) e 7 grammi di proteine. È presente anche una piccola quantità di colesterolo (circa 25 mg) e 95 mg di sodio. Il cappuccino fornisce inoltre vitamina A, vitamina C, calcio e ferro, insieme a una quota di caffeina derivata dal caffè espresso, che contribuisce al suo effetto stimolante e tonificante, secondo i dati forniti da Humanitas.
Quando evitare il cappuccino
Il consumo di cappuccino può non essere indicato in alcune situazioni. La caffeina può interferire con farmaci come efedrina, alcuni antibiotici e clozapina. Anche il latte può ridurre l’efficacia di alcuni antibiotici, in particolare ciprofloxacina e tetracicline. Per questo motivo, è consigliato consultare il medico in caso di terapia farmacologica in corso o in presenza di condizioni cliniche specifiche.
Benefici e controindicazioni
Non esistono studi scientifici che attribuiscano al cappuccino proprietà benefiche particolari, ma può essere considerato una bevanda saziante, sebbene non particolarmente ricca di nutrienti. La principale vitamina presente è la vitamina A, utile per vista e pelle, ma il suo apporto dipende dalla qualità del latte utilizzato. Il cappuccino contribuisce anche all’assunzione di calcio, minerale essenziale per ossa e denti, pur non rappresentando una fonte primaria nella dieta quotidiana.

Il cappuccino contribuisce anche all’assunzione di calcio
Dal punto di vista delle controindicazioni, un eccessivo consumo di caffè può risultare problematico in caso di ansia, ipertensione, aritmie, glaucoma, diarrea o osteoporosi. Allo stesso modo, il latte vaccino non è indicato per chi soffre di intolleranza al lattosio o allergie alimentari. In presenza di sintomi o dubbi, è sempre consigliabile chiedere consiglio al medico o a un nutrizionista.