L’amaranto, pianta dalle origini antichissime, ha rappresentato per secoli un pilastro alimentare per le civiltà precolombiane. Aztechi e Inca lo consideravano non solo fonte di nutrimento, ma anche pianta sacra, impiegata nei riti religiosi. Con la colonizzazione, il suo uso venne progressivamente abbandonato in favore di cereali più diffusi come mais e frumento.

Amaranto, pianta antica dalla molte proprietà
Amaranto, la storia
L’amaranto affonda le sue radici nella storia delle civiltà precolombiane. Coltivato fin dall’antichità nelle zone montuose del Centro e Sud America, fu per lungo tempo un alimento fondamentale per Aztechi e Inca. Per queste popolazioni, l’amaranto non rappresentava soltanto una risorsa nutrizionale, ma era anche una pianta dal valore simbolico e rituale, spesso presente nelle cerimonie religiose. Con la colonizzazione europea e l’introduzione di colture come il grano e il mais, l’uso dell’amaranto si ridusse drasticamente, fino quasi a scomparire dall’alimentazione quotidiana.
Amaranto, composizione nutrizionale e proprietà
L’amaranto è uno pseudocereale altamente proteico, contenente tutti gli amminoacidi essenziali, tra cui la lisina, spesso assente nei cereali classici. È anche una buona fonte di:
- Fibre solubili e insolubili
- Magnesio, ferro, fosforo, calcio
- Vitamine del gruppo B
La sua assenza di glutine lo rende particolarmente indicato per chi soffre di celiachia o intolleranze.
Amaranto, i benefici per la salute
Ecco alcuni benefici che può portare l'amaranto:
- Cuore e colesterolo: Numerosi studi indicano che i fitosteroli presenti nell’amaranto possono contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL, migliorando il profilo lipidico complessivo.
- Effetto antinfiammatorio naturale: La presenza di antiossidanti come i flavonoidi aiuta a ridurre lo stress ossidativo e i processi infiammatori, con potenziali benefici per chi soffre di patologie croniche.
- Controllo della glicemia: Grazie al suo basso indice glicemico, l’amaranto è adatto anche per chi deve monitorare la glicemia, come i diabetici. Le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri e favoriscono la sazietà.
- Salute dell’apparato digerente: Le fibre dell’amaranto favoriscono un transito intestinale regolare e supportano l’equilibrio del microbiota.

L'amaranto si presta a molti usi in cucina
Amaranto, gli usi in cucina: come introdurlo nella dieta
L’amaranto è un alimento estremamente versatile. Ecco alcune modalità d’utilizzo:
- Come base per insalate: ottimo con verdure fresche, legumi o semi.
- In zuppe e minestre: si addensa facilmente e dona cremosità.
- Alternativa al riso: può sostituire il riso in molte preparazioni.
- Nei prodotti da forno: la farina di amaranto è utile in pane, muffin e torte senza glutine.
- Polpette vegetariane: Unendo amaranto cotto con verdure grattugiate e spezie, si possono creare polpette leggere, da cuocere al forno o in padella.
- Gnocchi senza glutine: Impastando amaranto con patate e farina di riso, si ottengono gnocchi alternativi da condire a piacere.
- Pane rustico: Con farina di amaranto e lievito naturale si può realizzare un pane soffice ideale per chi segue diete gluten free.
Amaranto, dove acquistarlo e come conservarlo
L’amaranto è disponibile in semi, farina o fiocchi nei negozi biologici o nei supermercati più forniti. Per mantenerne la freschezza, è consigliabile conservarlo in un contenitore ermetico in luogo fresco e asciutto. La farina può essere tenuta in frigorifero. In Messico, l’amaranto è utilizzato per preparare l’“alegría”, dolce tradizionale a base di semi tostati e miele. In India è noto come “rajgira”, ingrediente di focacce e dolci ayurvedici.
Amaranto, un superfood sostenibile
L’amaranto richiede poca acqua e resiste bene alle condizioni avverse, rendendolo una coltura sostenibile. Per questo motivo, è oggi rivalutato anche in chiave ambientale. L’amaranto rappresenta una valida alternativa ai cereali tradizionali, sia per chi segue una dieta senza glutine sia per chi cerca varietà nutrizionale. Pur essendo poco utilizzato nella cucina italiana, ha tutte le carte in regola per diventare un ingrediente stabile sulle nostre tavole.