Nei mesi più caldi, non è solo la scelta di cosa portare in tavola a cambiare. Anche il sonno - proprio come l'appetito - può risentire delle alte temperature, della luce prolungata fino a sera e di alcuni disagi tipicamente estivi, come le zanzare o il rumore che entra dalle finestre aperte. E se una cena pesante può rendere faticosa la digestione, lo stesso vale per il riposo notturno: ciò che mangiamo (e beviamo) ha un impatto diretto sulla qualità del sonno.

Quando il caldo toglie il sonno: come l’alimentazione può aiutare a riposare meglio
Dormire bene resta un pilastro fondamentale del nostro benessere, e d'estate può diventare una sfida. Ma ci sono alcuni rimedi - anche a tavola - che possono aiutare ad affrontare le notti afose con più serenità. Abbiamo approfondito l'argomento con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e specialista in medicina del sonno presso l'Irccs Istituto Clinico Humanitas e Humanitas Mater Domini.
Caldo e insonnia: cosa fare a tavola
Una delle prime regole da seguire per favorire il sonno è fare una cena leggera e ben bilanciata, senza cibi grassi o troppo elaborati. Meglio evitare formaggi stagionati, salumi e carni grasse, che aumentano la temperatura corporea e appesantiscono la digestione. Al contrario, alcuni alimenti possono aiutare a dormire meglio. Frutta come banane, mele, pesche, albicocche e frutta secca contengono nutrienti preziosi come magnesio e triptofano, che favoriscono il rilassamento. Anche verdure a foglia larga - come cavoli, radicchio e verze - così come il riso integrale, il pesce azzurro e il tacchino, sono utili alleati della buona notte grazie all'apporto di vitamine A, D, B1 e sali minerali.
Idratazione, abitudini e piccoli accorgimenti
Non basta mangiare bene: bere acqua regolarmente è essenziale per contrastare la disidratazione dovuta alla sudorazione. Da evitare invece alcolici, bevande energetiche, caffè e persino cioccolato nelle ore serali, perché possono disturbare l'addormentamento. Stesso discorso per il fumo.

Per dormire bene è importante bere regolarmente acqua
Anche una doccia tiepida o fresca prima di dormire può aiutare ad abbassare la temperatura corporea. Meglio ancora se accompagnata da lenzuola e pigiami in cotone o lino, che lasciano traspirare la pelle e mantengono freschezza. Evitare di dormire completamente nudi: verso l'alba la temperatura può scendere e provocare micro-risvegli. Per favorire il relax: no allo sport intenso serale, sì a qualche minuto di lettura, musica tranquilla o tecniche di respirazione. Dormire con braccia e gambe leggermente divaricate aiuta a disperdere meglio il calore.
Temperatura ideale in camera: meglio ventilatore o condizionatore?
Secondo il dottor Tullo, l'ideale è mantenere la stanza tra i 20° e i 21°C, sfruttando se possibile la modalità “deumidificatore” del condizionatore o utilizzando un ventilatore. Se l'afa è troppo intensa, si può tenere acceso il climatizzatore, ma solo per il tempo necessario: durante la notte, infatti, l'aria fredda può causare raffreddamenti, tosse o disturbi bronchiali. Per migliorare il microclima in casa:
- chiudere tapparelle o persiane durante le ore più calde;
- arieggiare la stanza al mattino presto o dopo il tramonto;
- creare buio e silenzio nell'ambiente in cui si dorme;
- evitare l'uso di schermi elettronici prima di andare a letto, poiché la luce blu interferisce con la produzione di melatonina.
E il pisolino pomeridiano?
Se proprio non si resiste a una breve pausa nel pomeriggio, il consiglio è di non superare i 45 minuti di sonno. Un riposino più lungo, infatti, può compromettere la qualità del sonno notturno.