Musica in stalla e in pollaio.
La musicoterapia sembra essere efficace per il benessere degli animali e la produzione di latte, ma anche con le galline: la sua diffusione in alcuni pollai ha permesso un aumento della produzione di uova.
Sofia Panizza
Ma anche musica in vigna. Le Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze e di Pisa hanno seguito alcuni viticoltori che utilizzano questa tecnica e hanno concluso che le viti sono cresciute il cinquanta per cento in più del normale, esenti, inoltre, da ogni tipo di parassita e con grappoli maturati in anticipo. Insomma, la musica fa bene in assoluto.
In alta Val di Sole una ferma sostenitrice di questa filosofi produttiva è
Sofia Panizza, coltivatrice di erbe di montagna per la sua azienda agricola biologica ErbeVive. A Vermiglio, borgo gioiello incastonato tra il Parco Nazionale dello Stelvio e Passo Tonale, ai piedi della Cima Presanella e a qualche chilometro dal ghiacciaio Presena, questa signora instancabile porta avanti – anche in piena emergenza Coronavirus – un raccolto sano e ricco di principi attivi: arnica, camomilla, fiordaliso e tante altre erbe di montagna, utili sia per la cosmesi sia per tisane al gusto di natura. Aria pulita, acqua pura, terra incontaminata e tanto sole sono alla base di un raccolto carico di principi attivi, che riesce a crescere grazie anche a un curioso impianto per la diffusione della musica. Sofia, infatti, diffonde quotidianamente nel campo le melodie di Mozart e Vivaldi, alla frequenza di 432 hertz.
La coltivazione delle erbe di montagna
«Ho fatto molte ricerche - spiega - e ho letto che le basse frequenze della musica classica potrebbero sia stimolare la produzione di sostanze che migliorano il sistema immunitario delle piante, sia tenere lontani gli insetti che le danneggiano».
E d’estate, quando arrivano i turisti, Sofia li invita a visitare il campo, li coinvolge nella raccolta e propone loro laboratori didattici, anche per i bambini. «C’è qualcosa di meglio di un tour guidato in mezzo ai fiori, a 1250 metri di altezza? – chiede - Gli stranieri ne vanno pazzi, ma sono sicura che sarà apprezzato molto di più anche dagli italiani, dopo questi lunghi mesi chiusi in casa. Il lockdown ha fortemente compromesso spazi e pazienza di tutti».
«Per fortuna che c’era Sofia con la sua musica - ammette Giovanni Delpero, un vicino dell’azienda agricola ErbeVive - La melodia di sottofondo alle nostre giornate di quarantena è stata una luce». A Vermiglio, uno dei comuni più colpiti del Trentino dal virus, si guarda con fiducia all'estate, una stagione di rinascita, e di speranza, anche a suon di musica.
Per informazioni:
www.erbevive.com