Confronto, da tanta viva curiosità permeato, tanta la voglia di conoscere e di capire, e di saperne in definitiva, con colleghi ed amici che - qui adopero la locuzione usuale - sono “intolleranti”. Accade a Napoli, nell’ultimo giorno dello scorso mese di giugno. Cena organizzata dall’Associazione “Il mondo delle intolleranze”, presieduta da Tiziana Colombo (una delle “firme” di Italia a Tavola), con un menu caratterizzato dai “senza”. E quindi senza lattosio, senza glutine e a basso contenuto di nichel. Pregevole la sede: il ristorante “Taverna La Riggiola”, chef il valente Francesco Pucci. Siamo in Vico Satriano a Napoli, tra il salotto buono della città, Piazza dei Martiri, e la Riviera di Chiaia.

Chi soffre di intolleranze alimentari necessita di uno stile di vita sano per nutrirsi quotidianamente con gusto e sicura leggerezza. E lo chef Francesco Pucci, con competenza ed entusiasmo, ha dimostrato sul campo come anche il mondo della ristorazione possa e debba andare incontro a chi si deve confrontare a tavola con problematiche di intolleranze.
Menu memorabile: Tagliatella di seppia con crema di piselli, Riso integrale con verdure, cicerchia fresca e polpo brasato. A seguire, Baccalà in casseruola con Pomodorino del Piennolo e Cipolla di Montoro. A chiudere, un delizioso quanto delicato Sformatino di frutta marinata. Molti dei prodotti, in duplice valenza di km 0 e di filiera corta, provengono dall’azienda agricola Micillo il cui titolare, Pietro Micillo, è il patron del ristorante.

Pietro palesa la sua mission: conservare e valorizzare la biodiversità, recuperando alcuni ortaggi che stavano del tutto scomparendo, quali la Torzella, la Cicerchia flegrea, il Fagiolo a Formella, la Papaccella riccia napoletana, la Zucca lunga napoletana, il Pomodorino giallo, la Borragine e il Fagiolino lungo.
La presidente Tiziana Colombo ci dice: «Promuovere l’associazione è una questione sostanziale se crediamo nella necessità dell’aiuto che possiamo offrire. Il nostro progetto Accademia è pronto ed è stato approvato dagli organi competenti. La mia determinazione e quella dell’ingegner Tania Bellani, che mi ha affiancato con la sua professionalità, ci ha portati alla meta: nella primavera 2018 saremo pronti con uno spazio di 300 mq attrezzato per formazione ed eventi a tema, un luogo di riferimento per chef ed esperti scientifici con grandi competenze sui fenomeni delle intolleranze alimentari, intorno ai quali ci sono ancora tanti temi controversi su cui confrontarsi».

A tavola, il luogo di elezione dell’amena e sana convivialità, siano gli intolleranti tolleranti con coloro i quali non soffrono di intolleranze, e siano facilitatori, verso costoro, dell’ampliamento delle esperienze di gusto ed anche cognitive ed emozionali che un menu dei “senza” come quello dello chef Francesco Pucci può così gioiosamente arrecare.