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Superfood Tanti benefici, ma non fanno miracoli

di Milly Callegari
 
15 settembre 2018 | 17:04

Superfood Tanti benefici, ma non fanno miracoli

di Milly Callegari
15 settembre 2018 | 17:04
 

Superfood è un termine molto in voga oggi, quasi una parola magica che etichetta un prodotto come panacea di ogni male. Se ti cibi di un “superfood” nulla di negativo ti può accadere! Ma si tratta di un'estremizzazione.

Con questo termine ci si dovrebbe riferire ad alimenti molto nutrienti e benefici, coadiuvanti in terapie mediche; non pensare che il consumo di questi possa risolvere ogni problema di salute.

(Super food Tanti benefici, ma non fanno miracoli)

Certo, ci sono alimenti contenenti molecole le cui proprietà curative sono accertate da studi scientifici, ma non per questo devono essere considerati “medicinali”. A volte un alimento viene alla ribalta più per una strategia di marketing volta ad aumentarne la vendita e il conseguente utilizzo in cucina. A mio avviso, però, non esiste un alimento miracoloso, anche quello dalle proprietà più benefiche deve essere dosato in modo oculato.

La ricerca del superfood non ha confini, in ogni parte del mondo ogni anno viene eletto un nuovo “cibo magico”. Bello certamente scoprire nuovi sapori e nuovi aromi, tuttavia, studiando le molecole di quella particolare novità, molto spesso scopriremo che il superfood di turno in realtà si trova anche a “casa nostra”, solo con un nome differente. Ci sono comunque cibi che stanno dando alla scienza un notevole aiuto per la preparazione di nuovi medicinali ed integratori a supporto di alcune patologie comuni come quelle del tratto gastroenterico o per il controllo della glicemia e del colesterolo.

Zenzero, curcuma, avocado, goji, quinoa, alghe, cavolo riccio e simili hanno fatto il loro tempo: ora tocca alla “moringa”, una pianta di origine indiana, largamente diffusa nelle zone tropicali ed equatoriali, dove rappresenta una valida fonte alimentare in quanto di essa si utilizza tutto in cucina - tranne la radice, che contiene una sostanza neurotossica. Buona fonte di proteine, vitamine e sali minerali, tra cui ferro in notevole quantità (ma solo una piccola parte viene assorbita dall'organismo).

Non ancora definito superfood, ma per certe popolazioni africane potrebbe già esserlo, la patata dolce “arancione” si presenta come un ottimo sostituto di quella classica, in quanto le notevoli quantità di carotene, antiossidanti e sali minerali rendono trascurabile il contenuto di amido, definibile elemento “cattivo” perché influisce sul picco glicemico.

Partendo da questi esempi, si capisce come l'alimentazione possa essere utile fondamenta della medicina. Una nuova generazione di farmaci rivolti ad alleviare la sintomatologia del reflusso gastrico si affida proprio alla combinazione di estratti di zenzero, menta e vitamina B6 (piridossina) che troviamo in alimenti come salmone, avocado, cereali poco raffinati, noci e legumi, tutti elementi che possiamo riunire in gustoso piatto.

Ricetta:
Patata dolce, salmone con crema di avocado, zenzero, noci, menta e lenticchie rosse, polvere di moringa

(Super food Tanti benefici, ma non fanno miracoli)

Ingredienti: patata dolce (dalla polpa arancione), avocado, zenzero fresco, menta fresca, lenticchie rosse decorticate, noci, salmone fresco o affumicato, cream fraiche o yogurt cremoso bianco senza zucchero, olio d’oliva, sale, succo di limone.

Non esiste una dose perfetta di ogni singolo alimento perché la ricetta “riesca”, la quantità di ciascun alimento è a discrezione di chi prepara il piatto, a a seconda del gusto che si desidera esaltare. Il consiglio: non esagerare con la dose di zenzero e menta.

Procedimento: tagliare a fette sottili la patata lasciando anche la buccia e disporle su teglia ricoperta da carta forno. Oliare e, se utilizzato salmone fresco, tagliarlo in piccoli dadi e disporli sulle fette di patata. Cuocere in forno a 200°C fino a cottura. Se si preferisce il salmone affumicato, allora non occorre cuocerlo: disporlo alla fine sulla patata cotta.
Per la crema: mettere in una padella una tazza di lenticchie rosse, coprire a filo con acqua e cuocere. Aggiungere alla fine olio d’oliva ed aggiustare di sale. Frullare creme fraiche (una confezione), una manciata di noci, un avocado, un pezzetto di zenzero fresco, qualche foglia di menta, succo di limone (2 cucchiaini) e olio d’oliva.

Impiattamento: servire ogni fetta di patata arrosto con il salmone, le lenticchie rosse cotte, la crema allo zenzero e spolverare infine con la polvere di moriga. Nel caso si preferisca sentire meglio il sapore dell’avocado disporlo a fette tra la patata ed il salmone, invece che frullarlo tra gli ingredienti della crema.

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