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Dalla crema solare agli orari in spiaggia I consigli per proteggere la pelle d'estate

Con l'arrivo della bella stagione, in spiaggia è bene curarsi anche della propria pelle, sì stando sotto l'ombrellone e utilizzando la crema protettiva, ma anche facendo attenzione ad altri importanti accorgimenti

 
09 giugno 2017 | 10:24

Dalla crema solare agli orari in spiaggia I consigli per proteggere la pelle d'estate

Con l'arrivo della bella stagione, in spiaggia è bene curarsi anche della propria pelle, sì stando sotto l'ombrellone e utilizzando la crema protettiva, ma anche facendo attenzione ad altri importanti accorgimenti

09 giugno 2017 | 10:24
 

Con l'arrivo delle state si ritorna in spiaggia, tra sole, mare e divertimento. Ma in tutto questo non bisogna scordarsi la sicurezza, e per prima, quella della nostra pelle. I raggi ultravioletti rischiano infatti di causare un melanoma, il tumore alla pelle più pericoloso. È bene dunque, oltre a restare sotto l'ombrellone e utilizzare la crema solare, prestare anche attenzione ad altri particolari, come segnala Antonio Costanzo, responsabile di Dermatologia di Humanitas e docente di Humanitas University, in un commento qui riportato, tratto da Humanitasalute.

Dalla crema solare agli orari in spiaggia I consigli per proteggere la pelle d'estate


Una ricerca pubblicata su Jama Dermatology ha messo a confronto la protezione data esclusivamente da un ombrellone da spiaggia con quella di una crema solare ad alto fattore di protezione. Al test hanno partecipato 81 individui, uomini e donne, dalla pelle chiara casualmente assegnati a due gruppi: i primi hanno trascorso 3 ore e mezza a partire da mezzogiorno ad agosto sotto un ombrellone mentre i secondi hanno passato lo stesso lasso di tempo direttamente esposti al sole ma dopo aver spalmato una crema con fattore di protezione 100.

Da 22 a 24 ore dopo sono stati ispezionati viso, collo, petto, braccia e gambe dei partecipanti alla ricerca di scottature. Il sole aveva lasciato segni di eritema cutaneo su 32 soggetti del primo gruppo (il 78%) e su 10 del secondo (il 25%). Ciò dimostra che né ripararsi sotto l’ombrellone né applicare una crema è efficace al 100% contro il rischio scottature. Alcuni ricercatori che hanno condotto lo studio sono impiegati in una multinazionale nel settore della cosmesi.

Se per l’ombrellone c’è il rischio di subire l’azione dei raggi Uv indiretti e riflessi per la crema il rischio è di applicarla male?
Esattamente - risponde lo specialista - la quantità di crema applicata che è usata per valutare il fattore protettivo è di 2 mg/cm2. Se applicassimo questa quantità, con la maggior parte delle creme ad alta protezione, la pelle apparirebbe molto untuosa. La quantità media di crema applicata è tra il 25% e il 60% di quanto necessario. Ma il rapporto quantità di crema/fattore protettivo è esponenziale e non lineare, quindi mediamente applichiamo un fattore protettivo attorno a 3-6. Questo spiega le scottature anche in chi applica la crema 100»

Bene quindi applicare la crema ad alto fattore di protezione più volte (ogni 2 ore?) e dopo il bagno in mare o la doccia?
Sì - risponde il professore - anche se questo comporta un notevole utilizzo di crema. Si può anche potenziare l’attività della crema assumendo integratori contenenti beta carotene e altre sostanze a specifica attività protettiva (ad es. polypodium leucotomos).

Ecco dunque i consigli per una protezione ideale dal sole:

  • Crema applicata con criterio
  • Cappelli o indumenti leggeri
  • Ombrellone o comunque ombra
  • Niente esposizione nelle ore centrali della giornata

«Tutto questo associato all’assunzione di integratori dal mese precedente l’esposizione al sole è il modo migliore per evitare le scottature», conclude il professor Costanzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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