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Con Berlusconi e la Brambilla nel 2009 rinasce il ministero del Turismo

Costante il suo impegno per il comparto agroalimentare e per il patrimonio artistico e paesaggistico, vero motore del Paese. Fra le iniziative, la sua voce, da presidente del Consiglio, per uno spot istituzionale per il turismo

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
12 giugno 2023 | 15:56

Con Berlusconi e la Brambilla nel 2009 rinasce il ministero del Turismo

Costante il suo impegno per il comparto agroalimentare e per il patrimonio artistico e paesaggistico, vero motore del Paese. Fra le iniziative, la sua voce, da presidente del Consiglio, per uno spot istituzionale per il turismo

di Gabriele Ancona
vicedirettore
12 giugno 2023 | 15:56
 

«Dobbiamo puntare sull'agricoltura e aumentare la capacità produttiva delle derrate agricole. E su questo problema vogliamo portare l'attenzione di tutto il mondo. È un elemento cruciale per il futuro, perché tutti gli studi dell'Onu indicano che nei prossimi 20 anni la popolazione mondiale aumenterà di un miliardo di persone». Era il luglio 2009 e Silvio Berlusconi, apriva come presidente del Consiglio (Governo Berlusconi IV) il G8 allargato de L’Aquila. Un tema, accanto a quello del turismo, su cui l'ex presidente del consiglio si è sempre mostrato molto sensibile e innovatore.

Berlusconi e il sostegno alla nuova politica agricola europea

Passano gli anni, e i suoi Governi, ma l’agricoltura e l'agroalimentare restano sempre un obiettivo principe. «Abbiamo sostenuto e votato la nuova politica agricola comune europea (Pac, ndr). La nuova politica mette al centro i veri agricoltori, sostiene i giovani e favorisce investimenti e occupazione valorizzando prodotti ed eccellenze italiane. Al nostro Paese arriveranno oltre 3,6 miliardi di euro l’anno. Noi continueremo a lavorare a tutti i livelli, per difendere i nostri agricoltori, il Made in Italy e i marchi d’origine». Così il 20 ottobre 2020 si e sprimeva ad esempio al Gruppo Ppe al Parlamento Europeo, di cui lui era il componente più anziano.

Con Berlusconi e la Brambilla nel 2009 rinasce il ministero del Turismo

Silvio Berlusconi con l‘ex ministra del Turismo Michela Vittoria Brambilla

Berlusconi sostiene il turismo con una comunicazione inedita dopo avere ricostituito il Ministero

Ma Silvio Berlusconi ha saputo muoversi, anche in modo inedito, per un presidente del Consiglio, sul fronte turismo. Nel 2011 ha prestato la voce allo spot istituzionale, trasmesso dalle reti Rai, "Impiega le tue vacanze per scoprire l'Italia, un Paese unico, fatto di cielo, di sole e di mare, ma anche di storia, di cultura e di arte”. Una comunicazione promossa dal Governo per rilanciare il turismo dell'arte e della cultura in Italia. «Si tratta della prima volta in assoluto, e non solo in Italia - aveva sottolineato l’allora ministra senza portafoglio del Turismo Michela Vittoria Brambilla - che un capo di Governo sceglie di mettersi a disposizione del proprio paese con tale generosità. Ritengo sia lo spot che è costato meno in assoluto, dato che eravamo già proprietari delle immagini dell'Italia che abbiamo utilizzato e il testimonial non ha ovviamente chiesto alcun compenso». Ma anche più importante è il fatto che nel IV Governo, Silvio Berlusconi, aveva ricostituito nel 2009 il ministero del Turismo, anni prima cancellato da un referendum, avviando una politica che avrebbe poi caratterizzato anche su questo una "differenza" fra il centro-destra e il Pd (sempre più "tiepido" su questo Ministero). Un dicastero che, sia pure senza portafoglio per anni, è poi diventato finalmente "adulto" col Governo Meloni e che aveva l'obiettivo di promuovere i piccoli centri. Altro punto centrale era la non volontà di spingere sulla tassa di soggiorno che negli ultimi anni è diventata invece il leit motive di molte amminustrazioni.

Berlusconi e il pacchetto turismo per un sostegno diretto al comparto

Mettendo in primo piano queste tematiche, Berlusconi era comunque già sceso in campo nel 2009 presentando a Palazzo Chigi il “Pacchetto Italia turismo”. «L’Italia fino a qualche anno fa deteneva il primato delle opere d’arte, ma ora non più. Siamo stati superati dagli Usa, dalla Cina, da Francia e Spagna. Questa è una cosa che non può essere accettata passivamente. Il settore turistico può avere maggior sviluppo e incidere nella crescita del prodotto nazionale. Nei prossimi cinque anni, secondo una stima delle Nazioni Unite, i turisti che viaggeranno saranno più di un miliardo. E il governo intende dare un sostegno diretto alle imprese del settore turistico per affrontare la crisi. Le risorse, un miliardo e 600 milioni di euro, saranno messe in campo delle principali banche italiane: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Popolare, Popolare di Milano e Popolare di Sondrio, con oltre 14 mila sportelli diffusi su tutto il territorio nazionale. C’è bisogno di ripartire con una politica nazionale del turismo. Fra le esigenze del settore c’è quella della destagionalizzazione. Ho parlato con alcuni operatori sardi e sono disperati per la stagione turistica, che ormai dura solo quaranta giorni all'anno. Abbiamo dato al ministro Brambilla il traguardo di raddoppiare la percentuale rappresentata dal turismo sul Pil. Ora siamo al 10%, mentre la Spagna è al 17%. Il nostro obiettivo è di portare il settore del turismo a incidere per il 20% sul prodotto interno lordo per la fine della legislatura».

Con Berlusconi e la Brambilla nel 2009 rinasce il ministero del Turismo

Silvio Berlusconi a un eveneto della Coldiretti cn un suo ex ministro dell‘‘Agricoltura, Luca Zaia

Pandemia da Covid: Berlusconi proponeva voucher e Piano Marshall contro la crisi del turismo e dell'agricoltura

E in piena pandemia si vede ancora Silvio Berlusconi pronto a battersi per agricoltura e turismo. «Tra le misure più urgenti servono la reintroduzione dei voucher in settori in difficoltà a partire dall’agricoltura e un Piano Marshall sulla filiera del turismo: proponiamo incentivi e detrazioni delle spese turistiche per gli italiani che trascorreranno le vacanze 2020 in Italia». Queste le sue parole nella riunione in videoconferenza con i responsabili dei 29 dipartimenti di Forza Italia.

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