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Ecco come rinviare al 1° marzo la rottamazione delle cartelle esattoriali

L'Agenzia delle entrate spiega le novità del Decreto Ristori-quater e come sarà possibile versare a marzo della 'rottamazione-ter' e del 'saldo e stralcio' in scadenza nel 2020, senza perdere le agevolazioni previste.

 
04 dicembre 2020 | 18:49

Ecco come rinviare al 1° marzo la rottamazione delle cartelle esattoriali

L'Agenzia delle entrate spiega le novità del Decreto Ristori-quater e come sarà possibile versare a marzo della 'rottamazione-ter' e del 'saldo e stralcio' in scadenza nel 2020, senza perdere le agevolazioni previste.

04 dicembre 2020 | 18:49
 

Sono ora disponibili sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione, come riferisce ADNKronos, le risposte alle domande più frequenti aggiornate con le novità introdotte in materia di riscossione dal Decreto Ristori-quater che posticipa - fra l'altro - dal 10 dicembre 2020 al 1° marzo 2021il termine ultimo entro il quale sarà possibile effettuare il versamento delle rate della 'rottamazione-ter' e del 'saldo e stralcio' in scadenza nell’anno 2020, senza perdere le agevolazioni previste.

Ecco come rinviare al 1° marzo la rottamazione delle cartelle 

I contribuenti in regola, come già annunciato, con i pagamenti delle rate 2019 possono beneficiare della ulteriore prorogache non comporta oneri aggiuntivi e consente di mantenere i benefici previsti dai due provvedimenti di definizione agevolata. Attenzione però, la data del 1° marzo è perentoria perché non sono previsti i 5 giorni di tolleranza rispetto al termine di pagamento.

Nuova rateizzazione del debito
Inoltre, il provvedimento introduce importanti novità in favore dei contribuenti in materia di rateizzazione del debito. Innanzitutto, viene stabilito che per le richieste di dilazione presentate ad Agenzia delle entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2021 la soglia di debito per ottenere la rateizzazione, senza la necessità di dover documentare la propria situazione di difficoltà a fare fronte al pagamento in un’unica soluzione, viene elevata da 60 a 100 mila euro. Sempre entro il 31 dicembre 2021 è possibile inoltre chiedere una nuova dilazione, senza il versamento delle rate arretrate, anche per tutti i contribuenti che prima dell’8 marzo 2020 sono decaduti da vecchi piani di rateizzazione.

Periodo più lungo per pagare il fisco
Resta confermata anche per le richieste di rateizzazione che perverranno entro il 31 dicembre 2021, la possibilità di beneficiare di un periodo più esteso (fino a 6 anni senza la necessità di presentare la documentazione che attesti lo stato di comprovate difficoltà economiche) per la decadenza che si verificherà con il mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché le 5 ordinariamente previste.

Più facile avere dilazioni
Novità anche per chi è decaduto dalle definizioni agevolate degli anni precedenti per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute, che potrà chiedere sempre entro il 31 dicembre 2021 una rateizzazione per le somme ancora dovute. In deroga alla norma generale, entro il 31 dicembre 2021 possono richiedere una nuova dilazione anche tutti i contribuenti decaduti da precedenti rateizzazioni prima del periodo di sospensione dell’attività di riscossione stabilita dal decreto Cura Italia. La nuova richiesta di dilazione non è subordinata al pagamento delle rate arretrate. Il provvedimento interviene anche con una misura per chi è decaduto dalle precedenti “rottamazioni” concedendo la possibilità entro il 31 dicembre 2021 di chiedere una rateizzazione delle somme ancora dovute.

Per informazioni sulle novità legislative introdotte negli ultimi mesi i cittadini possono consultare il sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it e l’app Equiclick, oppure rivolgersi al Contact Center al numero 060101.

Inoltre, rimangono disponibili gli indirizzi di posta elettronica attivati appositamente per le situazioni urgenti e ai quali è possibile inviare la richiesta semplicemente allegando un documento di riconoscimento. L'Agenzia sottolinea come - alla luce del perdurare dello stato di emergenza - è preferibile l’utilizzo dei servizi online e dei canali di contatto da remoto rispetto all’assistenza agli sportelli, il cui accesso è ancora consentito solo previo appuntamento.




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