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A Milano il delivery cambia volto grazie al sushi di Armonico

Il sushi-delivery milanese di Daniel Fompowou, Francesco Riganelli, Gian Marco Virgini e Teo Re Fraschini, si è messo in pista il mese scorso, anche se il progetto è stato concepito ad inizio 2020

 
08 giugno 2021 | 16:45

A Milano il delivery cambia volto grazie al sushi di Armonico

Il sushi-delivery milanese di Daniel Fompowou, Francesco Riganelli, Gian Marco Virgini e Teo Re Fraschini, si è messo in pista il mese scorso, anche se il progetto è stato concepito ad inizio 2020

08 giugno 2021 | 16:45
 

A causa della pandemia, il delivery ha vissuto un quindici mesi di “boom”, in tutte le possibili espressioni. Abbiamo visto che perfino i cuochi stellati sono scesi in campo: scesi in bici o in moto, più precisamente, con alterne fortune. Bisogna vedere cosa sarà di questa forzata riconversione, una volta tornata la normalità, ma è chiaro a tutti che il delivery cresce e si diversifica: non più solo hamburger, pizze e patatine, ora anche i palati più esigenti vogliono sperimentare il “mangiar fuori a casa mia”.

Il sushi, ad esempio, si presta magnificamente all’esperimento, a patto di conservare freschezza delle materie prime e temperature di servizio: e così Armonico, il sushi-delivery milanese di Daniel Fompowou, Francesco Riganelli, Gian Marco Virgini e Teo Re Fraschini,  si è messo in pista  proprio il mese scorso, anche se il progetto è stato concepito ad inizio 2020.

Il box delivery di Armonico A Milano il delivery cambia volto grazie al sushi di Armonico

Il box delivery di Armonico


Ispirazione orientale, stile europeo per cene o pranzi a domicilio

Il nome Armonico si ispira all’Ikigai, termine giapponese difficile da tradurre: qualcosa di simile a “ragione di vita, di esistere”, ovvero tutto ciò che rende la vita bella da vivere. L’Ikigai è il centro di quattro cerchi (ciò che ami, ciò di cui hai bisogno, ciò che sai fare bene, per ciò che ti pagano) che si intersecano tra loro: allo stesso modo il concept di Armonico ha al proprio centro il Fine Delivery.  

In altri termini, una cena/pranzo di alto bordo in salotto o in ufficio, grazie a un approccio da veri gourmet, a partire da grande qualità e ricerca nelle materie prime, che vengono poi trasformate e presentate con lo stesso rigore. Solo pesce crudo, frutta e verdura, ideali per mantenere un alto livello qualitativo con il servizio delivery. Il cliente ha a disposizione una website experience unica sia nel processo di ordine che a livello di informazioni: riceve sempre box nominali, in modo che, nello stesso ordine, ogni persona abbia ben identificati i suoi pezzi e non vi siano contaminazioni per intolleranze ed allergeni.

Le materie prime utilizzate nelle preparazioni di Armonico A Milano il delivery cambia volto grazie al sushi di Armonico
Le materie prime utilizzate nelle preparazioni di Armonico


Rider diretti, mezzi elettrici e nessun sovrapprezzo per la consegna

La gestione interna del servizio di consegna con propri rider e mezzi elettrici garantisce competenza e un totale controllo di tutte le fasi del processo, oltre al fatto che la copertura è ad ampio raggio: sono serviti i Cap di tutta l’area di Milano e in qualche caso, su richiesta, anche del vicino hinterland. Nessun sovrapprezzo per la consegna e c’è anche una chat a risposta immediata, dove il “concierge” Ambrogio è a disposizione del cliente che vuole saperne di più, ha qualche curiosità, chiede un servizio personalizzato.

Lo chef brasiliano Josè De Souza A Milano il delivery cambia volto grazie al sushi di Armonico
Lo chef brasiliano Josè De Souza


In cucina il tocco brasiliano di Josè De Souza

La cucina è guidata da Josè De Souza, chef brasiliano di San Paolo incontrato da Teo, uno dei tre fondatori, nel 2016 in un piccolo ristorante giapponese a Lisbona grazie alla segnalazione di un recruiter e portato in Italia 30 ore dopo, per seguire un nuovo progetto. Classe ’74, ha avuto diverse esperienze in giro per l’Europa e da oltre 25 anni si dedica al mondo del sushi.    

L’offerta è molto ampia: circa un centinaio le proposte tra uramaki, gunkan, hosomaki, nigiri e sashimi, inclusi una decina di box degustazione, e tende ad assecondare la stagionalità, in particolare per ciò che riguarda la parte vegana. Il menù pranzo prevede chirashi e box ad hoc, con prezzi da 18 a 34 euro. A completamento, un’ampia gamma di sake in cui perdersi e ritrovarsi grazie alla guida del concierge.






© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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