Il turismo organizzato non ce la fa più. Troppe incognite, troppe incertezze per i viaggi programmati a cui il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia ancora non ha dato risposta. Per questo tre associazioni del settore hanno chiesto un cambio di passo repentino. A indirizzare le proprie richieste al ministero sono state Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti e Fto Confcommercio. Obiettivo: uscire dal pantano in cui sembra essersi bloccato tutto il comparto.
Viaggi organizzati allo stremo, serve l'intervento del minsitro Garavaglia
Le richieste di chiarimento al ministro Garavaglia
Diversi gli interventi a cui le associazioni di categoria hanno chiesto di mettere mano per dare invertire il trend negativo determinato dalla pandemia (e non solo). Eccoli riepilogati:
- Direttore tecnico - Dal sito del ministero del Turismo si apprende che è stato firmato un decreto con la disciplina della figura del "direttore tecnico": «Una norma che era attesa da 10 anni e per la quale sarebbe stata auspicabile una maggiore condivisione, da rimandare in un momento meno drammatico per il settore», spiegano le associazioni.
- Corridoi turistici - Nonostante le ripetute richieste e segnalazioni le associazioni di categoria ancora lamentano la mancanza di certezza di tali aperture. Ogni Paese sta andando avanti autonomamente con il risultato che il turismo organizzato italiano outgoing è fermo mentre stanno aumentando le prenotazioni fai-da-te e le partenze dagli altri Paesi europei verso Peasi extra-Ue.
- Sostegni economici - Nessun nuovo sostegno specifico è stato riconosciuto nel decreto Sostegni Bis. Erano stati richiesti almeno altri 500 milioni per il fondo dell'art. 182 solo per il settore ma non sono stati stanziati. A luglio, inoltre, è terminato il credito d'imposta sugli affitti e a ottobre finiscono gli ammortizzatori sociali: «La situazione non è più economicamente sostenibile», tagliano corto gli interessati.
- Green pass - Le regole entrate in vigore il 6 agosto e modificate fino all'ultimo minuto, sono giudicate «confuse e difficilmente applicabili» soprattutto per le imprese che si occupano di incoming. Ad oggi sono state numerose le disdette di pacchetti per la norma sulla ristorazione al chiuso e per musei e luoghi della cultura. «Per chi vive di programmazione non si possono cambiare le regole ogni giorno senza un adeguato preavviso», è il commento delle associazioni.
- Ristori 2020 - Aidit, Assoviaggi e Fto sottolineano come siano ancora in pagamento i ristori dello scorso anno e, in particolare, quelli dovuti alle aziende di più grandi dimensioni e con migliaia di posti di lavoro in grave pericolo.
- Nuovo bando - Nonostante sia stato annunciato da maggio, il settore è in attesa ancora del nuovo bando per l'assegnazione dei 128 milioni residui dallo scorso anno e del rifinanziamento del fondo per il 2021.
- Trasporti - Gli organizzatori di pacchetti turistici continuano a subire gli oneri derivanti da cancellazioni improvvise da parte delle compagnie aeree low-cost. Dal primo settembre cambieranno le regole del green pass per i trasporti. «Si auspica una maggiore chiarezza e di conoscere in anticipo i provvedimenti per non cogliere ancora una volta gli operatori di sorpresa», spiegano le associazioni. Quest'ultime, inoltre, sottolineano la necessità che il passaggio da Alitalia a Ita non crei disagi a viaggiatori e operatori del settore.