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La Venere influencer e il video tarocco… Per il turismo italiano si poteva fare di più

La società di comunicazione Armando Testa risponde alle accuse sulla campagna: «Open to Meraviglia non ancora pronta, video con materiali di repertorio». Peccato che tutto era già stato presentato ufficialmente...

 
27 aprile 2023 | 12:47

La Venere influencer e il video tarocco… Per il turismo italiano si poteva fare di più

La società di comunicazione Armando Testa risponde alle accuse sulla campagna: «Open to Meraviglia non ancora pronta, video con materiali di repertorio». Peccato che tutto era già stato presentato ufficialmente...

27 aprile 2023 | 12:47
 

C’è chi dice “basta che se ne parli”. Ma è davvero così se nell’occhio del ciclone c’è quella che doveva essere la miglior pubblicità per l’Italia? Stiamo parlando, ovviamente, di Open to Meraviglia, lo spot del ministero del Turismo ed Enit con la “Venere influencer”, firmato dall’agenzia Armando Testa. Agenzia che, nonostante sia una delle più grandi e importanti d’Italia, sembra averne combinate di ogni. E che ora, come uno scolaro che non ha fatto i compiti perché il cane si è mangiato i fogli, prova a difendersi su una pagina pubblicitaria a pagamento sul Corriere della sera. Utilizzato un video clip e immagini stock di una piattaforma israeliana, in cui invece di un agriturismo italiano c’è la Slovenia e il vino sloveno? Non era lo spot definitivo, materiale di repertorio, rispondono. Cliché a non finire, tra pizza, vespa e mandolino? Campagna pubblicitaria «destinata all’estero, a mercati culturalmente molto diversi dal nostro», sottolineano… Ma la domanda sorge spontanea. Visto che sono in ballo 9 milioni per la campagna su tutti i mercati («destinati alla pianificazione media in tutti i principali mercati: Europa, Paesi del Golfo, Usa, Centro e Sud America, Cina, India, Sud-est asiatico e Australia», specificano l’agenzia e il ministro del Turismo, Daniela Santanchè), e che il video della campagna con la Venere influencer era stato presentato ufficialmente durante una conferenza stampa il 20 aprile scorso, dalla ministra del turismo, accompagnata dal vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi e dall’amministratrice delegata dell’Enit Ivana Jelinic, bastano davvero queste “scuse”? O dovrebbe intervenire l’associazione dei pubblicitari e chiarire che è deontologicamente scorretto utilizzare “immagini di repertorio” (e che non si riferiscono nemmeno all’Italia) per presentare una campagna che diceva essere fondamentale per il rilancio del turismo?

La Venere di Botticelli nella campagna Open To Meraviglia Open to… errori: tutto quello che il mistero non doveva fare per promuovere l’Italia

La Venere di Botticelli nella campagna Open To Meraviglia

Open to Meraviglia, o "Open to Errori": gli strafalcioni della campagna del Ministero

Ma fosse solo quello: Chiara Ferragni utilizzata a sua insaputa come modello per la foto-copertina della campagna, sul lago di Como, così come l’immagine della Venere per la quale Enit avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione alle Gallerie degli Uffizi (i regolamenti sono chiari), fatto non accaduto, gli account Twitter, Facebook, YouTube registrati da altri, il dominio web dello slogan principale non registrato, le foto inviate via WhatsApp… Errori grossolani che dovrebbero indurre la ministra Santanchè a cambiare agenzia…

L’instabilità Enit e il sostegno del ministero del Turismo

Che poi a “cambiare rotta” il ministero del Turismo sembra essere abituato… Basti guardare alla stessa Enit, agenzia nazionale per il turismo, che ha cambiato forma tre volte in meno di 20 anni e tre amministratori delegati in meno di due. Ora è guidato da Ivana Jelenic, molto amica della ministra, proprietaria di un’agenzia viaggi nel Perugino con zero dipendenti e presidente della Fiavet, l’associazione delle agenzie di viaggio fisiche. Prima di lei Roberta Garibaldi, in carica per 18 mesi, che a sua volta sostituiva Giuseppe Albeggiani, rimasto in carica solo 3 mesi e 21 giorni e poi ha fatto causa ottenendo un risarcimento per danno d’immagine e mancati guadagni. Cambi su cambi che colpiscono i meno di 50 dipendenti in Italia, per un costo annuo di meno di 3 milioni sui 30 totali di finanziamento statale annuo, a cui vanno aggiunti sostanziosi avanzi di cassa del biennio Covid. Ma Santanchè non demorde e con il decreto Pnrr punta a trasformare per l’ennesima volta, in una Spa.

Italia.it: il sito di promozione pieno di errori

Insomma, un contesto in cui l’errore è facile anche se, verrebbe da dire che dal passato non si è appreso nulla. Il caso eclatante è il sito Italia.it che tra lacune enormi, errori di traduzione (Brindisi tradotta Toast o brindisi in tedesco) non è certo un bel biglietto da visita per l’Italia. Meno male che almeno il Belpaese non ha bisogno di presentazioni altrimenti… "ciaone", come direbbero i giovani.

Giovani per la quale la campagna Open to meraviglia è stata pensata, come specificato dalla ministra, ma che per loro è già vecchia e ne ridono sul web con meme a tema. Ma nonostante tutto Armando Testa «ringrazia» per l’eco mediatica riscossa: «Quando una campagna di promozione turistica rompe il muro dell’indifferenza e riesce a dar vita ad un dibattito culturale come quello acceso in soli 5 giorni da “Italia.Open to meraviglia” rappresenta sempre qualcosa di positivo». Purché se ne parli dunque, ma almeno una volta, almeno se ci si affida a una delle migliori agenzie pubblicitarie italiane, non sarebbe il caso che si riesca a far parlare bene? E davvero suscitare… meraviglia!

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