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Articoli per la tavola, contenute le perdite: cresce l’online ma pesano le chiusure dei ristoranti

L’intero settore vale oggi quasi sette miliardi di euro, con una perdita 2020 dovuta alla crisi sanitaria ed economica di poco inferiore a 900 milioni di euro, della quale il 45% circa è dovuta al settore horeca

 
28 aprile 2021 | 11:15

Articoli per la tavola, contenute le perdite: cresce l’online ma pesano le chiusure dei ristoranti

L’intero settore vale oggi quasi sette miliardi di euro, con una perdita 2020 dovuta alla crisi sanitaria ed economica di poco inferiore a 900 milioni di euro, della quale il 45% circa è dovuta al settore horeca

28 aprile 2021 | 11:15
 

La crisi ha colpito anche il settore degli articoli per la tavola, la cucina e la decorazione della casa. Un settore che vale oggi quasi sette miliardi di euro, con una perdita nel 2020 dovuta alla crisi sanitaria ed economica di poco inferiore a 900 milioni di euro, della quale il 45% circa è dovuta alle chiusure nell’Horeca. Ma nella prima parte del 2021 è tornata a crescere la fiducia delle circa 10 mila imprese che compongono la filiera (produttori, importatori e distributori): 609 produttori, 1.097 distributori intermedi e 8.448 rivenditori al dettaglio che complessivamente occupano più di 38 mila lavoratori. Questi i principali dati emersi dall’indagine di mercato sugli articoli per la tavola, la cucina e il regalo realizzata da Art, l’Associazione imprenditoriale, aderente al Sistema Confcommercio, che riunisce produttori, importatori, distributori, agenti di case estere e rivenditori specializzati di articoli per la tavola, la cucina, il regalo e la decorazione della casa, in collaborazione con Format Research.

La crisi ha colpito anche il settore degli articoli per la tavola, la cucina e la decorazione della casa Articoli per la tavola, cresce l’online ma pesano le chiusure dei ristoranti

La crisi ha colpito anche il settore degli articoli per la tavola, la cucina e la decorazione della casa

Tenute in parte le perdite del 2020

Il settore è riuscito almeno in parte a contenere le perdite nel corso del secondo semestre del 2020 e nei primi mesi del 2021 grazie al rinnovato interesse dei consumatori verso la casa e ciò che questa significa anche in termini di “oggetti” per la casa, articoli per la tavola e per la cucina. La perdita di potere di acquisto degli italiani, tuttavia, ed i giorni di chiusura imposti dalle restrizioni attuate per il contenimento della pandemia, hanno inciso sul volume dei ricavi complessividel settore nel corso del 2020.

Cresce il canale online

Il canale online cresce enormementepassando in due anni dal 17% al 34,5% nelle preferenze dei consumatori (numero di atti d’acquisto) ed imprime una accelerazione al processo di digitalizzazione delle imprese del settore.

Più attenzione anche alla sostenibilità

Significativa anche la crescita di interesse da parte di consumatori ed imprese sul tema della sostenibilità: aumentano le scelte “virtuose” da parte del mondo imprenditoriale così come la sensibilità degli utilizzatori finali per questa tendenza di rispetto dell’ambiente.

Resta la sofferenza nel canale horeca

«Siamo moderatamente ottimisti sulla possibilità di ripresa del nostro settore – afferma il presidente di Art Arti della Tavola e del Regalo, Giusto Morosiche sta registrando buone performances sul lato “consumer”, mentre resta enorme la sofferenza del settore professionale ed horeca. Se riusciremo ad uscire dall’emergenza sanitaria che attanaglia il Paese da oltre un anno, si creeranno le condizioni per una ripartenza stabile, anche se permangono forti turbative sul fronte dei costi di importazione e dei trasporti intercontinentali. La riapertura dei Centri Commerciali, delle strutture ricettive, della ristorazione, dei pubblici esercizi, delle attività di catering, organizzazione di eventi, fiere e congressi rappresentano la chiave di volta imprescindibile. Le nostre imprese sono pronte a fare la loro parte e confidano nel successo della campagna vaccinale e nella capacità di scelte coraggiose da parte del Governo».

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