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Virus, dopo il primo caso italiano vademecum anti psicosi negli hotel

Un giovane di 29 anni, di ritorno da Wuhan, è stato trovato positivo al test, le sue condizioni attualmente sono sotto controllo ed è ricoverato allo Spallanzani. Il turismo intanto continua a tremare e così Federalberghi ha messo a punto un vademecum in italiano e in inglese contro la psicosi da contagio.

di Federico Biffignandi
07 febbraio 2020 | 10:35
Virus, dopo il primo caso italiano 
vademecum anti psicosi negli hotel
Virus, dopo il primo caso italiano 
vademecum anti psicosi negli hotel

Virus, dopo il primo caso italiano vademecum anti psicosi negli hotel

Un giovane di 29 anni, di ritorno da Wuhan, è stato trovato positivo al test, le sue condizioni attualmente sono sotto controllo ed è ricoverato allo Spallanzani. Il turismo intanto continua a tremare e così Federalberghi ha messo a punto un vademecum in italiano e in inglese contro la psicosi da contagio.

di Federico Biffignandi
07 febbraio 2020 | 10:35
 

Nella tarda serata di giovedì è arrivata la notizia di un caso di Coronavirus rilevato tra i 56 italiani rimpatriati dalla zona di Wuhan in Cina e messi in quarantena nella città militare della Cecchignola, a Roma. A ufficializzarlo l'Istituto superiore di sanità, che ha comunicato l'esito positivo del test alla task force del ministero della Salute, precisando che il paziente è stato ricoverato all'istituto Spallanzani con “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”.

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Tutti gli italiani rientrati erano stati sottoposti ad analisi ed il soggetto poi trovato positivo, un giovane di 29 anni che era in stanza da solo, è stato trasferito e posto in isolamento all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani per ulteriori accertamenti.

Il Premier Giuseppe Conte ha ringraziato tutti gli addetti ai lavori che si stanno adoperando per contenere un potenziale contagio. Indiscrezioni sostengono intanto che l'Italia sarebbe disposta a far ripartire alcuni collegamenti aerei con la Cina, chiusi dal governo con una mossa adottata a sorpresa una settimana fa. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, in merito all'incontro che si è tenuto ieri tra il vice ministro Qin Gang e l'ambasciatore italiano Luca Ferrari.

Il Governo però, al momento, smentisce qualunque tipo di comunicazione ufficiale sulla riapertura delle rotte. Per ogni giorno che passa intanto si aggravano le conseguenze per il turismo. Secondo le prime stime delle associazioni l’Italia rischia di perdere 13 milioni di turisti con un peso sulla bilancia economica di oltre 1,5 miliardi di euro. Il Governo ha già incontrato le stesse associazioni di albergatori per provare a studiare un piano d’emergenza che limiti i danni. Il ministro Dario Franceschini in prima persona ha incontrato gli albergatori i quali hanno chiesto soprattutto che si avvii una comunicazione efficace contro le false informazioni sul Coronavirus che generano una psicosi scriteriata.

Federalberghi a questo proposito ha preparato e distribuito una sorta di vademecum. Un opuscolo, scritto sia in italiano che in inglese, con quattro semplici regole da mettere in pratica “per limitare il rischio di esposizione al coronavirus”. Il titolo è “Proteggi te stesso e chi ti sta vicino dal contagio”. Lavare spesso le mani; coprire la bocca con un fazzoletto quando si starnutisce o si tossisce; evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia febbre o tosse e, in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie, consultare un medico.

Su questo fronte è controverso il caso dell’hotel di Firenze dove avevano alloggiato per una notte due turisti cinesi ora in gravissime condizioni proprio per l’effetto del Coronavirus. Lo stesso hotel ha fatto sapere che proprio in questi giorni ha fatto registrare il sold out di presenze dopo un iniziale spavento. Totale serenità dei turisti o “macabra” curiosità e voglia di stare dentro alla “notizia”? Di questi tempi, come succede per i selfie estremi (fatali) ci si deve aspettare di tutto. Ahinoi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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