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L’Oltrepò porta le sue eccellenze sulla carovana del Giro d’Italia

di Stefano Calvi
 
17 maggio 2019 | 09:55

L’Oltrepò porta le sue eccellenze sulla carovana del Giro d’Italia

di Stefano Calvi
17 maggio 2019 | 09:55
 

Quando la Toscana incontra l’Oltrepò Pavese... In Giro! È questo il progetto di promozione del territorio legato alla prestigiosa Corsa rosa, che in questi giorni vive la sua edizione numero 102.

Dopo la partenza della #CarovanadelGiro da Orbetello a Frascati (4ª tappa), il progetto Oltrepò in Giro-Armonie d’Oltrepò ha fatto tappa in una struttura d’eccellenza - La Capalbiola di Capalbio - che interpreta l’ospitalità toscana con grande attenzione per il territorio, la natura, i prodotti della natura e … la bicicletta. Il progetto del Consorzio Oltrepò che sta girando l’Italia con il mezzo in Carovana pubblicitaria al Giro, è una delle azioni in collaborazione con Ersaf – Regione Lombardia, che coinvolge anche il Club del Buttafuoco Storico per promuovere il rilancio vitivinicolo e non solo di una delle aree coltivate a vite più importanti del nostro Paese.

(L’Oltrepò porta le sue eccellenze sulla carovana del Giro d’Italia)

Fra le iniziative collegate a #Oltrepoingiro, anche una serie di degustazioni, la prima quella guidata dalla sommelier Ais Antonietta Mazzeo, delegata dell’Emilia Romagna dell’associazione Le Donne del Vino, che si è appunto potuta organizzare nella struttura Luxury Bike Hotels de La Capalbiola di Capalbio e ha visto un incontro di giornalisti, ristoratori, operatori turistici, tutti affascinati dalle Armonie d’Oltrepò da scoprire anche in un calice di vino.

(L’Oltrepò porta le sue eccellenze sulla carovana del Giro d’Italia)

Trait d'union, l’ospitalità e il turismo in bicicletta. L’incontro-degustazione è stato dunque uno degli eventi abbinati al progetto Armonie d’Oltrepò Sponsor della Carovana del Giro e ha visto anche la partecipazione di una campionessa di ciclismo, come Silvia Parietti, livornese di Vada, che dopo essere stata un faro azzurro nel ciclismo su strada (ha vinto anche il titolo italiano) si sta dedicando al turismo in bici nella sua bella regione e non solo attraverso il progetto Tuscanylovebike. A condurre la degustazione su una strada non solo tecnica-sensoriale ma anche culturale, c'è stato poi il contributo di Gino Cervi, giornalista e scrittore, autore di una preziosa guida che propone proprio l’Oltrepò Pavese con itinerari a piedi e in bicicletta con una particolare attenzione per l’enogastronomia.

(L’Oltrepò porta le sue eccellenze sulla carovana del Giro d’Italia)

La guida, presentata da poco dal Touring Club, si intitola Oltrepò Pavese L’Appennino di Lombardia. La sommelier Antonietta Mazzeo ha illustrato 6 etichette Oltrepò in sei tappe, raccontando così la storia e il futuro di un territorio da sempre vocato per il vino: dall’etichetta consortile Armonie d’Oltrepò (Oltrepò Spumante Metodo Classico Docg a base Pinot Nero), all’Oltrepò Metodo Classico Docg-Cruasè, a due Riesling in degustazione di cui uno bio, ed infine, Oltrepò Pinot Nero rosso e Buttafuoco Storico 2013.

Sei eccellenze dell’Oltrepò hanno anticipato un abbinamento gastronomico di grande pregio: il companatico del territorio toscano in questa degustazione di vini è stato proposto dalla cucina di casa de La Capalbiola, che dopo aver affettato il tipico Salame di Varzi, altra eccellenza dell’Oltrepò, ha aperto le porte su alcuni piatti tipici, come la pappa al pomodoro, le frittate, i formaggi, pane e olio evo. Il prossimo appuntamento di Oltrepò in giro sarà il 27 maggio a Como con il coinvolgimento del Museo del Ghisallo di Magreglio e del tour operator specializzato Bike’n wine.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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