Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 10:23 | 104254 articoli pubblicati

Giulio Ferrari Rosé Esclusiva Riserva di grande intensità

di Renato Andreolassi
 
25 settembre 2018 | 10:32

Giulio Ferrari Rosé Esclusiva Riserva di grande intensità

di Renato Andreolassi
25 settembre 2018 | 10:32
 

Una grande festa, per un grande vino. E non poteva che essere così per il Giulio Ferrari Rosé Riserva del Fondatore. Una nuova etichetta custodita per lungo tempo nel segreto delle cantine. Dopo 11 anni di affinamento sui lieviti, ieri sera nella splendida Villa Margon di Trento sono state stappate le prime bottiglie.

La presentazione ad un pubblico di esperti fra gli splendidi e ben conservati affreschi della dimora cinquecentesca di Ravina. Il Giulio Ferrari Rosé è una Riserva Trentodoc che testimonia la ricerca costante dell'eccellenza e l'indissolubile legame con il territorio della casa trentina.

Oggi entrerà in commercio. Poche migliaia di bottiglie - 5mila, ciascuna custodita in un raffinato cofanetto - di un prodotto unico, vanto di una intera famiglia. I Lunelli, i tre fratelli, i nipoti e tutti i congiunti erano presenti alla "prima" del Rosé destinato a diventare la punta di diamante di una casa vitivinicola che lo scorso anno ha prodotto 5 milioni e mezzo di bottiglie. L'80% è stato venduto in Italia, il restante 20% principalmente in Germania e negli Stati Uniti. 260 dipendenti per un fatturato annuo di 100 milioni di euro.

Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro Lunelli (Giulio Ferrari Rosé Riserva del Fondatore Nuova etichetta, espressione del territorio)
Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro Lunelli

Vini che nascono nel cuore del Trentino dove proprio ieri è terminata la vendemmia nei vigneti più in quota, tra i 700 e gli 800 metri. «Era il 1902 quando Giulio Ferrari decise di dare forma al suo sogno: creare in Trentino bollicine d'eccellenza. Visione, coraggio e passione - è stato ricordato ieri sera fra celebri "arie" classiche - rivivono ora dopo oltre un secolo, nel Giulio Ferrari Rosé, raffinata espressione del Pinot Nero di montagna».

Un dolce sentore di tamarindo con un retrogusto di mandorla accompagna questo rosato di una leggerezza che sa di soavità. E lo dice chi guidando nel rientro notturno da Trento a Brescia ha avuto tutto il tempo per distinguere e gustare i profumi delle bollicine rosate abbinate al menu creato appositamente dallo chef due stelle Michelin e socio Euro-Toques, Alfio Ghezzi.

(Giulio Ferrari Rosé Riserva del Fondatore Nuova etichetta, espressione del territorio)

Cotto in foglia di vite, crudo in insalata ed estratto da bere come entrée, e poi un magnifico Raviolo di gallina, accompagnato da una Riserva del 2007. Nella seconda parte il gran tripudio con l'ingresso in sala del Giulio Ferrari Rosé 2006 (la prima annata) abbinato al Capriolo Rosalpina e pastinaca. Infine, un supremo Rosé crema alla rosa Damascena. Festa doveva essere e festa è stata per un vino che è di compagnia ma anche un atto di amore ed entusiasmo verso una grande terra di montagna.

Per informazioni:
www.ferraritrento.it
www.locandamargon.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       



Bonduelle
Roner

Prugne della California
Union Camere
Siggi