«Diventerà un centro di formazione a livello internazionale per le nuove generazioni e una sede di rappresentanza aperta anche al mondo dell’arte e della cultura». Silvano Brescianini riassume così, molto sinteticamente, i due obiettivi che avrà per il futuro la nuova sede del Consorzio vini di Franciacorta, riaperta dopo 2 anni di lavori.
L'inaugurazione della nuova sede
L'inaugurazione è avvenuta venerdì scorso alla presenza dei tre presidenti che hanno avviato l'opera di ristrutturazione e ammodernamento della vecchia sede di via Verdi, al civico 53:
Maurizio Zanella (Ca'del Bosco),
Vittorio Moretti (Bellavista) e appunto Silvano Brescianini Barone Pizzini). Il taglio del nastro - al quale erano presenti anche gli assessori regionali all’Agricoltura e al Turismo
Fabio Rolfi e
Lara Magoni - è avvenuto in
concomitanza con il Festival, che nei due giorni scorsi ha fatto registrare il tutto esaurito e che proseguirà anche nel prossimo fine settimana.
«Una vetrina per tutto il territorio - ha rimarcato Brescianini - questa è l’unica casa della
Franciacorta Docg destinata ad accogliere, anche nel bel giardino esterno, incontri, presentazioni e vernissage e tutti coloro che vogliono parlare di biodiversità, turismo e bellezze ambientali».
Doveva essere inaugurata in concomitanza con i 30 anni di vita dell'organismo, nel marzo scorso, ma è stata rinviata a causa del lockdown.
L’investimento complessivo è stato di 2,7 milioni euro per strutturare i tre piani delle ex scuole elementari, trasformate nella nuova casa delle bollicine, destinata dare nuovo lustro al celebre logo della F merlata. Qui troverà sede anche l'Associazione “Terra della Franciacorta” che raduna i 19 sindaci dei comuni che fanno parte del Consorzio. Il sodalizio adesso ha una sede degna del proprio blasone: «Un blasone - ha ricordato ancora Brescianini - che nonostante la crisi provocata dal covid 19 torna ad esser richiesto dal mercato. A giugno, luglio e agosto le vendite sono ripartite e il consorzio calcola che a fine anno ci sarà una perdita tra il 20 e il 25%, rispetto dello scorso anno». Un risultato più che rassicurante, e meno traumatico del previsto.