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Le 40 vendemmie di Mazzolino Ottima annata per il Pinot Noir

La raccolta è iniziata. Un’estate non troppo calda e una forte escursione termica ha contribuito ad amplificare i precursori aromatici delle uve e che si traduce in vini profumati, eleganti e di buona struttura.

 
09 settembre 2020 | 16:31

Le 40 vendemmie di Mazzolino Ottima annata per il Pinot Noir

La raccolta è iniziata. Un’estate non troppo calda e una forte escursione termica ha contribuito ad amplificare i precursori aromatici delle uve e che si traduce in vini profumati, eleganti e di buona struttura.

09 settembre 2020 | 16:31
 

Quattro decenni di vendemmie, in 20 ettari di vigneto e una quarantina di micro-parcelle in una zona tra le più vocate per vinificare in rosso il Pinot Noir. Questa la storia di Tenuta Mazzolino a partire dal 1980, quando questa avventura ebbe inizio sotto la guida di Enrico Braggiotti, nonno di Francesca Seralvo, terza generazione alla guida dell’azienda, realtà enoica sulle colline ad ovest di Casteggio, a Corvino San Quirico, nel cuore dell’Oltrepò Pavese.

Tenuta Mazzolino, 40 vendemmie Ottima annata per il Pinot Noir

Tenuta Mazzolino, 20 ettari di vigneto e una quarantina di micro-parcelle nell'Oltrepò Pavese

L’avventura continua con lo stesso entusiasmo e la stessa passione. «Seguiamo il solco della tradizione, ma continuiamo a divertirci», spiega Francesca Seralvo ed è forse questo il segreto di questa cantina che oggi produce 7 etichette – cinque bianchi e due rossi – espressione di una storia, fatta di tradizione e innovazione, di identità e di passione  e che si avvale di consulenti illustri: Kyriakos Kynigopoulos, già collaboratore di numerose aziende di Borgogna, chiamato fin dagli esordi a valorizzare il Pinot Noir vinificato in rosso e Dominique Leboeuf, direttore della Station Oenotechnique de Champagne, consulente per le bollicine di Tenuta Mazzolino (Cruasè e Blanc del Blancs).



«Il 2020? Un’annata bella ed equilibrata - commenta Francesca Seralvo - Abbiamo iniziato la raccolta del Pinot Noir a settembre, una cosa che non succedeva dal 2014. Complice un’estate non troppo calda e una forte escursione termica tra notte e giorno che ha contribuito ad amplificare i precursori aromatici delle uve e che si traduce in vini profumati ed eleganti. E solitamente regala rossi di buona struttura». Premesse ottime per il Pinot Noir, noto anche come l’enfant terrible dei vitigni, un'uva singolare, tra le più difficili da coltivare e da vinificare. Quest’anno l’Oltrepò è stato tra le poche zone non colpite da disastri meteorologici.

Per informazioni: tenutamazzolino.com

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