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Balbiano viaggia a tutta... Freisa

Una tipologia poco nota, sovrastata dai blasonati vini piemontesi. Eppure la sua storia è lunga e gloriosa. Ecco alcuni assaggi

di Guido Ricciarelli
 
19 agosto 2022 | 09:30

Balbiano viaggia a tutta... Freisa

Una tipologia poco nota, sovrastata dai blasonati vini piemontesi. Eppure la sua storia è lunga e gloriosa. Ecco alcuni assaggi

di Guido Ricciarelli
19 agosto 2022 | 09:30
 

Capita di rado di parlare di Freisa, tipologia un po’ ai margini se si considera lo strapotere delle ben più blasonate espressioni vinicole piemontesi. Poi capita che impatti in un ottimo ristorante piemontese (La Limonaia) in ottima compagnia (Gianni Fabrizio Cocuratore della Guida dei Vini del Gambero Rosso) e da una carta dei vini fuori dai comodi cliché ti casca l’occhio su una Freisa Frizzante (vedi il mio ultimo pezzo A spasso per Torino degustando solo etichette 2020). Da li scatta una curiosità che Luca Balbiano asseconda inviandomi una campionatura completa di Freisa. Prima un po’ di storia. Nel 1614 Giovan Battista Croce scrisse un trattato  intitolato “Della eccellenza e diversità dei vini che nella montagna di Torino si fanno nel modo di farli”.

Il vigneto della Villa della Regina  Balbiano viaggia a tutta... Freisa

Il vigneto della Villa della Regina

Resti di un passato glorioso

Ai tempi, le colline che circondavano il capoluogo piemontese erano interamente vitate. Oggi non è più così. Eppure se si osserva bene, si può notare una bellissima vigna. Si tratta del vigneto di Villa della Regina, che la Famiglia Balbiano ha recuperato e riportato agli antichi splendori. Composto interamente da Freisa, un’uva difficile da domare ma che, se ben curata, può regalare ottimi risultati.  SI parte con un vero e proprio Brut la Cuvée del Fondatore Chiulìn. Un vino Spumante Brut Rosè con una bella storia. Negli anni 50 Melchiosso Balbiano, detto “Chiulìn produce il primo spumante. Nel 2011, in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione gli viene dedicato questo spumante, davvero fresco, leggero e profumato, come recita la retro etichetta. Io aggiungerei  nel dettaglio profumi di fragoline di bosco, lamponi e accenni di roselline selvatiche, per chiudere con sbuffi di caramelle in gelatina. La sensazione pungente rimane a lungo anche dopo l’assaggio, regalando un sorso stuzzicante e snello.

La degustazione

Freisa di Chieri Frizzante 2021 ha un luminoso abito rosso granato. Bouquet fragrante e vegetale che si arricchisce di spiccate florealità di geranio e peonia, poi di frutta, dolce e polposa, impreziosita da piccole spezie. In bocca si rivela acido e gustosamente sapido con l’effervescenza supportata da un gradevole finale amarognolo e un’ottima corrispondenza gusto-olfattiva. Freisa di Chieri Surpreisa 2021. Rubino intenso. All’olfatto sentori fruttati di amarena sciroppata, mirtillo, lampone e mora in confettura anticipano suggestioni floreali di viola e cenni speziati di pepe nero e noce moscata. Il sorso risulta ricco e avvolgente, ben supportato da freschezza e sapidità, lungo in persistenza. Freisa di Chiari Federico I Il Barbarossa 2020 (proprio lui, quello che saccheggiò Chieri) è di un rubino con sfumature granato trasparente. Esuberanza floreale al primo approccio olfattivo. Rosa, iris e lilla, i cui contorni sono definiti da una screziatura di spezie, molto vivace, articolata su pepe e noce moscata. Un spunto di erbe aromatiche a concludere. Il palato, con grazia e dinamismo, conferma la leggiadria del naso, con una presenza fruttata, un tandem tannino-acidità ben sviluppato e un sorso amichevole.

 

 

Freisa di Chieri Superiore Vigna della Regina 2017 ha un preambolo. Villa della Regina, residenza sulla collina di Torino prediletta dalle Regine sabaude, conserva l’identità settecentesca di “Vigna di corte” con giardini, giochi d’acqua, orti e vigneti. Si dice che Freisa sia sinonimo di vino immediato,  poco incline all’invecchiamento. E invece... ci troviamo di fronte ad un vino rosso rubino tendente al granato. Ventaglio olfattivo denso di sentori caldi e avvolgenti di frutta rossa macerata, fiori secchi, spezie dolci e tabacco. Il sorso è ricco, potente, sostenuto da una delicata trama tannica e da una contenuta freschezza. Lunga e sapida persistenza finale. Degna conclusione di un’affascinante Balbiano Freisa Day.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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