Un viaggio nella tradizione, ma con uno spirito orientato con decisione al futuro. Questi i due elementi di fondo che hanno caratterizzato la Festa della Vendemmia #Renaissance 2021. Una due giorni, il 10 e l’11 settembre scorsi, che Fontanafredda ha organizzato a Serralunga d’Alba (Cn) al centro del Villaggio Narrante.
Il Villaggio Narrante
«È il borgo, oggi illustrato e raccontato – ha spiegato Andrea Farinetti, direttore della Casa piemontese – voluto da Emanuele Alberto di Mirafiore. Un villaggio produttivo abitato un tempo da 50 famiglie, una fratellanza agricola. Una società contadina con scuola chiesa e circolo ricreativo. Ancora oggi vi dimorano 12 famiglie».
Il Villaggio Narrante Fontanafredda a Serralunga d'Alba (Cn)
Il Villaggio Narrante è sinonimo di Cantina Fontanafredda. Fondata nel 1858 da Vittorio Emanuele II, primo Re d’Italia, è da sempre una comunità unita intorno al rispetto della terra: attualmente conta 120 ettari di viticoltura biologica, comprensivi di 5 diversi cru di Barolo, che fanno da cornice al Villaggio Narrante. Acquisita nel 2008 dalla famiglia Farinetti, produce circa 7 milioni di bottiglie annue suddivise tra le più importanti Doc e Docg del basso Piemonte. In prevalenza rossi: 3 milioni di litri di Barolo sono in costante affinamento. Nel Villaggio Narrante convivono Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore, nell’universo Farinetti dal 2009.
Festa della Vendemmia: 10 e 11 settembre
Abbiamo fatto riferimento ai due elementi che identificano la Festa della Vendemmia, tradizione e innovazione. La tradizione è rappresentata dalla vena ludica e gioiosa del termine della raccolta in vigna che si traduce in musica, balli, famiglie, pigiatura dell’uva a beneficio dei bambini, cibo e vino grazie al prodigarsi della famiglia Alciati con Guido Ristorante, regno di Ugo Alciati negli spazi della Villa Reale, e con l’Osteria Disguido coordinata dal fratello Piero.
Agnolotti del Plin firmati Alciati
Rinascimento Verde
Il futuro si chiama Rinascimento Verde. Fontanafredda da anni è impegnata nella sostenibilità ambientale, un percorso decennale, che nel 2018 ha portato l’azienda alla certificazione biologica e nel 2020 a una nuova prospettiva: il Rinascimento Verde, appunto. La prospettiva è favorire la generazione di una grande comunità mondiale, unita intorno al rispetto della terra, che diventa anche rispetto per le persone. Valori che hanno un colore ben preciso, il verde, come sono verdi tutte le scelte quotidiane che Fontanafredda sta compiendo, dal riutilizzo dell’acqua all’uso di energia pulita per il Villaggio entro il 2022, alla prima vendemmia di un Cru di Barolo a emissioni 0 dal 2021, fino alla scelta dei materiali del packaging: riciclati, naturali e rispettosi.
Andrea Farinetti
È il Vino Verde lo strumento con cui Fontanafredda disegna il suo futuro, verde dentro perché sostenibile, ma anche fuori perché la dinamica è a tutto tondo. Otto sono gli elementi del Verde: l’uva, l’acqua, l’energia, il vetro, i tappi, le etichette, i cartoni e la mobilità. Un obiettivo raggiungibile grazie al consolidamento di partnership con aziende all’avanguardia. Al fine di ridurre lo spreco dell’acqua e favorire il suo riutilizzo, nel Villaggio di Fontanafredda viene utilizzato un depuratore, per poi far convergere le acque in un fitodepuratore filtrandole e immettendole nel lago da dove vengono riutilizzate senza sprechi.
Fontafredda ha scelto i nuovi tappi Blue Line di Vinventions
Nomacorc Blue Line
Per la conservazione del vino sono stati scelti un vetro sano, originato per il 49% da vetro riciclato e riutilizzabile infinite volte, nonché tappi che rispettano l’ambiente e contribuiscono a mantenere integri i vini. Ecco allora Nomacorc con i primi tappi in plastica riciclata al mondo, quelli della serie Nomacorc Blue Line di Vinventions, insieme a quelli della Green line, a zero impatto di CO2 e derivati dalla canna da zucchero.
Viaggio tra le grandi botti
L’arrivo dei nuovi tappi Blue Line posiziona Fontanafredda come la prima azienda italiana a utilizzare chiusure che danno una seconda vita alla plastica, riducendo l’emissione di CO2, favorendo l'economia circolare e contribuendo allo sviluppo sostenibile. La gamma Blue Line è una nuova categoria di tappi di cui il 50% della materia prima è ottenuto dal riciclaggio della plastica. Dando una seconda vita ai materiali solitamente destinati all'incenerimento, fonte di emissioni di CO2, la gamma Blue Line contribuisce non solo a limitare queste emissioni, ma anche a ridurre l'uso di plastica fossile.
Passerella di etichette
Il vino come lo ha voluto il produttore
«Con questi tappi – ha ricordato Antonino La Placa, direttore vendite Italia e sud Europa di Vinventions – aiutiamo il pianeta e il vino, che deve essere come lo ha voluto il produttore, non come lo ha impostato il tappo». Con il Nebbiolo Ebbio Grappolo Intero 2020, voluto per rinvigorire il mercato di tutti i giorni, Fontanafredda ha lanciato sul mercato la prima bottiglia al mondo tappata con Nomacorc Blue Line.
Vendemmia verde con il trattore a biometano
Sostenibilità ad ampio raggio
Ma l’attenzione alla sostenibilità riguarda anche l’uso della carta e del cartone: le etichette impiegate per le bottiglie sono realizzate con carte riciclate e carte certificate, così come i cartoni che proteggono i vini salvaguardano l’ambiente e combattono la deforestazione. Una filiera produttiva che si completa con particolare riguardo alla mobilità sostenibile: i muletti impiegati in cantina sono elettrici e, dalla vendemmia 2021, il trattore cingolato da vigneto New Holland TK Methane Power, con motore Ftp Industrial alimentato a biometano, è stato protagonista della prima vendemmia del Barolo Cru La Rosa a emissioni zero.
Per informazioni: www.fontanafredda.it – www.vinventions.com