È morto l’avvocato Alessandro Redaelli De Zinis, imprenditore del mondo vitivinicolo e della ristorazione in quel di Calvagese della Riviera (Bs). Un pioniere e un vulcano di idee fra i primi - non senza polemiche - sul lago di Garda a credere nelle grandi potenzialità del Groppello e del Chiaretto. Un gran rosso e un rosato che stanno crescendo grazie ad una nuova qualità e alle Confraternite di cui Redaelli De Zinis è stato promotore e animatore.
Alessandro Redaelli De Zinis (foto: gardapost.it)
Un controverso e instancabile animatore del mondo dell’agricoltura, dalla zootecnia al vino. Dalla
cantina bresciana (
www.dezinis.it) escono ogni anno un milione di bottiglie, prodotte su 120 ettari sparsi fra le colline dell’entroterra gardesano.
Alessandro Redaelli De Zinis, 80 anni, sposato con tre figli, si dedicava ancora all’attività forense e alla cura dell’azienda, a Borgo della Quercia, meta di tanti appuntamenti enogastronomici. Un
gran signore del vino, come altri pionieri del mondo vitivinicolo bresciano scomparsi di recente:
Alessandro Bianchi e
Pier Matteo Ghitti, pure loro stroncati dal coronavirus. I funerali si terranno sabato nella chiesa parrocchiale di Calvagese.
Alla famiglia le condoglianze di Italia a Tavola.