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Oltrepò, scontro sul costo dell’uva Via alla vendemmia con polemiche

Secondo le prime indiscrezioni il costo della materia prima subirà l’ennesimo ribasso e andrebbe a colpire i produttori i quali chiedono alle istituzioni di intervenire a tutela del territorio.

di Stefano Calvi
 
28 agosto 2020 | 13:00

Oltrepò, scontro sul costo dell’uva Via alla vendemmia con polemiche

Secondo le prime indiscrezioni il costo della materia prima subirà l’ennesimo ribasso e andrebbe a colpire i produttori i quali chiedono alle istituzioni di intervenire a tutela del territorio.

di Stefano Calvi
28 agosto 2020 | 13:00
 

È partita, senza non poche polemiche, la vendemmia in Oltrepò Pavese. Dopo il via dato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi nel fine settimana scorso con una visita sulle colline oltrepadane, il tema chiave, ancora una volta, riguarda il costo dell’uva. In più di un’occasione sui social si sono sollevate prese di posizione perché, stando alle prime indiscrezioni, il costo della materia prima, quest’anno, subirà l’ennesimo ribasso.

I produttori chiedono alla politica più tutele - Oltrepò, scontro sul costo dell’uva Via alla vendemmia con polemiche

I produttori chiedono alla politica più tutele

In particolare il calo contestato è il prezzo medio al quintale.  Il “taglio” arriva dagli uffici dei principali imbottigliatori a qualche ora dell’inizio della vendemmia. Su queste tematiche si è aperto un dibattito acceso anche in rete, sulle principali pagine social dedicate al mondo oltrepadano dove i viticoltori denunciano a chiare lettere questa situazione ormai arrivata, secondo loro, al collasso. La considerano una strategia che “massacra il piccolo e non dà valore aggiunto al territorio”.



A sollevare le osservazioni più vibrate è Patrizio Chiesa, gestore del portale Oltrepò Pavese che commenta sulla sua pagina Facebook: “L’economia del territorio, quella vera, viene dalla base, dai produttori di uva e tiene in vita il territorio; per costoro la soluzione sarebbe l'enoturismo? (tema affrontato durante la visita dell’assessore Rolfi in Oltrepò ndr). Cerchiamo di essere concreti. Fate il vostro lavoro di politici e mettete in campo il vostro ruolo, se siete capaci, il vostro peso politico, se ne avete, per fermare chi sta facendo scempio del territorio e degli agricoltori. Forse è arrivato il momento per l'Oltrepò agricolo/vitivinicolo faccia la voce grossa con qualsiasi mezzo e pretenda di essere considerato, si auto-presenti, non aspetti questo o quel politico e/o sindacato per essere rappresentato. È in gioco la sopravvivenza dei viticoltori e del territorio».

La visita dell'Assessore Fabio Rolfi - Oltrepò, scontro sul costo dell’uva Via alla vendemmia con polemiche
La visita dell'Assessore Fabio Rolfi

Nel dibattito si inserisce l’opinione di Ottavia Giorgi di Vistarino, titolare dell’omonima e storica cantina di Rocca de Giorgi. “Credo che il prezzo delle uve non sia un problema che si risolva di anno in anno bensì deve essere l’obiettivo di un progetto di lungo periodo. Il prezzo dipende dalla domanda. A parte l’assenza della domanda disposta a pagare un prezzo superiore, probabilmente c’è anche un eccesso di offerta. Normalmente l’offerta viene ampliata perché la domanda cresce, qui in passato, è stata ampliata per soddisfare grandi quantità a basso prezzo. Ora è inutile continuare a sparare contro questo o quello, ma occorre farsi un esame di coscienza ed imparare a offrire un prodotto di qualità ad un prezzo remunerativo. Finché i vini sono mediocri, i prezzi al consumatore sono bassi e la ricezione è o inesistente o scadente, non arriveremo mai a posizionare il marchio Oltrepò ad un prezzo soddisfacente. È un po’ tardi per il viticoltore lamentarsi del sistema, poteva farlo quando era testimone dello scempio protratto negli ultimi 20 anni”

Lasciate da parte le discussioni sui prezzi delle uve, l’assessore Regionale all’agricoltura Fabio Rolfi, accompagnato dall’ex ministro leghista Gian Marco Centinaio e da Andrea Frustagli, assessore alla promozione del territorio di Stradella, ha incontrato una serie di operatori del settore vitivinicolo per dipanare questioni legate al territorio a partire dalla gestione della vendemmia, intercettando poi altre questioni come quella dell’enoturismo e degli stessi prezzi delle uve. L’assessore ha incontrato in mattinata, nella sua visita in Val Versa, i produttori del Club del Buttafuoco Storico e del Moscato di Volpara per poi dare il via ufficiale alla vendemmia presso l’azienda agricola Dino Torti della frazione Casaleggio di Montecalvo Versiggia, patria del Pinot Nero.

Così Rolfi: «Intendiamo rilanciare insieme al territorio l’impegno per promuovere al meglio l’enoturismo. Il turismo rurale ha un ruolo importante in questo periodo però deve essere supportato da investimenti adeguati nelle infrastrutture, nella ricettività, nella promozione del territorio, nella valorizzazione della vigna come luogo anche di attività enogastronomica. Una sfaccettatura diversa per dare più reddito agli agricoltori, pagare meglio le uve e quindi promuovere direttamente il vino che si produce. Un ruolo chiave la deve avere anche la ristorazione, non a caso a settembre parte il bando “Io bevo lombardo” con cui finanzieremo l’acquisto del vino dei ristoratori lombardi direttamente dalle cantine della nostra regione per rendere ancora più forte il legame tra ristorazione e produzione vinicola».

In un’ottica di rilancio dell’enoturismo un ruolo lo dovranno avere anche i Comuni. «L’assessore Rolfi - ha detto Andrea Frustagli, assessore alla promozione del territorio del Comune di Stradella - ha chiesto alle realtà locali di fare quadrato. Con questo criterio è nato lo scorso anno un protocollo di intesa tra i Comuni della Valle Versa per rilanciare la zona sotto il profilo turistico ed enogastronomico e la spinta che ci ha dato l’assessore Rolfi con la visita sul territorio dimostra che la strada intrapresa è quella giusta».

I produttori - Oltrepò, scontro sul costo dell’uva Via alla vendemmia con polemiche
I produttori

«Ci siamo soffermati su diverse questioni - ha detto l’ex ministro all’agricoltura Gian Marco Centinaio, sempre attento e puntuale ad ascoltare le esigenze del territorio - perché crediamo che oggi fare agricoltura significhi anche fare ricettività ed enoturismo. L’Oltrepò può mettere sul tavolo importanti proposte grazie ad un territorio che offre qualità e bellezze. Ci sono realtà importanti che si stanno muovendo molto bene e l’enoturismo rappresenta un modo alternativo per fare reddito».

Tra i presenti all’incontro presso la cantina Torti anche il direttore del Consorzio Vini Oltrepò Pavese Carlo Veronese che ha sottolineato l’importanza «dell’unità di intenti e di forze per dare nuova linfa al territorio e quindi raggiungere gli importanti obiettivi che il mondo del vino oltrepadano si è prefissato». L’importanza di unire le forze è al centro anche del commento di Marco Maggi, presidente del Club del Buttafuoco Storico: «Dobbiamo remare, tutti, nella stessa direzione perché altrimenti non andremo da nessuna parte. In quest’ottica noi vignaioli del Buttafuoco Storico stiamo lavorando da qualche anno perché questo vino possa diventare il faro dell’Oltrepò, un esempio da seguire». Fabiano Giorgi, presidente del Distretto del Vino di Qualità si è soffermato sull’importanza di dare supporto alle aziende che sul territorio fanno qualità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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