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Schiuma, trasparenza e colore I parametri per l’analisi visiva della birra

Il profilo visivo della birra emerge principalmente da tre fattori: la schiuma, indicatore sulla qualità del servizio; la trasparenza, legata al grado di limpidezza; il colore, dato dai cereali usati e dalla lavorazione

di Enrico Rota
Presidente Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
 
22 febbraio 2015 | 12:13

Schiuma, trasparenza e colore I parametri per l’analisi visiva della birra

Il profilo visivo della birra emerge principalmente da tre fattori: la schiuma, indicatore sulla qualità del servizio; la trasparenza, legata al grado di limpidezza; il colore, dato dai cereali usati e dalla lavorazione

di Enrico Rota
Presidente Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca
22 febbraio 2015 | 12:13
 

Degustare una birra analizzando il suo profilo visivo, significa analizzare schiuma, trasparenza e colore. Questi i tre parametri valutati che ci forniscono le prime informazioni sulla birra stessa.

La schiuma è il primo parametro che ci può fornire alcune caratteristiche della birra. La schiuma è un indicatore sulla qualità del suo servizio e ancor più sul suo “stato di salute”. Per questo bisogna conoscere lo stile in degustazione. Tralasciando che molti consumatori considerano negativa la presenza della schiuma della birra nel bicchiere storcendo il naso alla sua presenza o addirittura ipotizzando la riduzione di dose, benché molti bicchieri siano addirittura forniti di una tacca graduata, concentriamoci sulle caratteristiche della spuma che ci fornisce dettagli importanti. Della schiuma si osserva il colore, la trama, la compattezza e la tenuta nel tempo. Una birra ben conservata e servita a regola d’arte si copre di almeno un paio di dita di schiuma compatta e persistente, di trama fine, di colore bianco con possibili sfumature beige. La tenuta nel tempo si aggira sui 120 secondi.



La trasparenza è l’attitudine del liquido a lasciarsi attraversare dalla luce senza interrompere o deviare i suoi raggi. La sua valutazione è strettamente legata alla materia colorante presente e alla presenza di particelle in sospensione. Questo permette di stabilire il grado di limpidezza. Le altre bevande alcoliche fanno della limpidezza un indice di qualità, salvo rarissime eccezioni. La birra, invece, si distingue anche in questo. La presenza di sedimenti, particelle in sospensione e aspetto non limpido non deve indurre a conclusioni precipitose. Bisogna valutare attentamente se è un fattore accidentale o una particolarità dello stile brassicolo come per esempio le Weizen.

Il colore è l’altro segno distintivo della tipologia di birra. Ci può dare indicazioni sui cereali usati e sulle loro lavorazioni. La scala cromatica considera le tinte che vanno dal giallo paglierino scarico fino a nuance nere permettendo una gamma di gradazioni e sfumature. La prima distinzione viene effettuata in base alla categoria di colore che identifica, così, anche quelle della birra. Chiaro, ambrato e scuro sono una facile classificazione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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