Un minuscolo rettangolo di carta che colpisce i nostri sensi prima ancora di conoscere il contenuto della bottiglia: la seduzione dell’etichetta. È sicuramente un documento di trasparenza tra produttore e consumatore dovendo contenere le indicazioni obbligatorie per legge, ma l’etichetta sia essa artistica o inventata ha accompagnato la storia del vino italiano. Seduzione è donna, ad inaugurare la nuova rubrica abbiamo scelto "La Donna alata". Di sinuosa grazia e bellezza, oggi rappresenta il Collio nel mondo grazie all’azienda Livon, che l’ha adottata come logo.

La Donna alata è il Cinque della collezione “I numeri” realizzata negli anni ’30 dall’artista russo Ertè, pseudonimo di Romain de Tirtoff (1892- 1990) dalla pronuncia francese delle sue iniziali. Pittore, creatore di costumi teatrali, scenografo, illustratore (ha realizzato oltre 200 copertine di Harper’s Bazar, ma collaborò anche con Cosmopolitan e Vogue), tra i più noti esponenti dell’Art Déco nella Parigi degli anni Venti, le sue opere sono conservate nei più grandi musei del mondo come il Victoria and Albert Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Le sue creature sono figure femminili stilizzate, cortigiane, danzatrici, signore in abito da sera o principesse orientali, eleganti, stravaganti, dalle pose faraoniche, dalle movenze a tratti intrise di erotismo con l’aggiunta dell’elemento orientalizzante, stimolato dalla scoperta in quegli anni della tomba di Tutankhamon.

Valneo Livon, grande appassionato d’arte, ha adottato il numero cinque rovesciato trasformandolo in una C di Collio: nasce così il marchio che contraddistingue l’azienda in tutto il mondo riportato sulle etichette della sua gamma. E della Donna alata si racconta anche un aneddoto. Agli inizi degli anni '90 questa figurina a seno nudo diede qualche problema all’importazione dei vini in Usa, infatti la dogana bloccò un lotto di bottiglie perché l’immagine era stata giudicata pornografica. L’importatore fu costretto a coprire con un pennarello nero quello che fu da loro considerato un richiamo erotico. Stranezze dei tempi! Per celebrare i 50 anni dell’azienda, anche l’etichetta speciale riporta il segno di Ertè, l’ormai inconfondibile cinque a cui si è aggiunto lo zero rappresentato da una cornice di capelli blu ed una bocca esaltata da un marcato make up.
