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Ergo, il nuovo vino di Gianluca Mirizzi

Nel 2015 fonda l’Azienda Mirizzi che su 6 ettari coltiva solo vitigni biologici. Ergo è il primo vino che deriva da questa nuova coltivazione. Maestoso, ideale per un abbondante e gustoso piatto di carne la domenica

di Carla Latini
 
27 settembre 2017 | 12:36

Ergo, il nuovo vino di Gianluca Mirizzi

Nel 2015 fonda l’Azienda Mirizzi che su 6 ettari coltiva solo vitigni biologici. Ergo è il primo vino che deriva da questa nuova coltivazione. Maestoso, ideale per un abbondante e gustoso piatto di carne la domenica

di Carla Latini
27 settembre 2017 | 12:36
 

Nel 2015, nel più assoluto silenzio, Gianluca Mirizzi, già patron dell’Azienda Montecappone, fonda un’altra azienda che chiama con il suo nome, Azienda Mirizzi. Acquista circa 6 ettari in un luogo storico per il Verdicchio nel comune di Monteroberto (An). Recente è l’acquisizione di un oliveto bio di 600 piante nel comune di Cupramontana. L’azienda Mirizzi è gestita secondo le pratiche agronomiche dell’agricoltura biologica, a dimostrazione di quanto si creda nella naturalità dei vini che si producono e nel prossimo futuro. Ergo è il primo vino da uve biologiche. È in affinamento uno spumante di Verdicchio metodo classico ed un Castelli di Jesi Verdicchio Riserva.

Gianluca Mirizzi (Ergo, il nuovo vino di Gianluca Mirizzi)

Gianluca Mirizzi

I sei ettari si trovano sulla riva destra dell’Esino in un terreno composto da formazioni marnose arenacee e arenarie. I terreni di questa zona derivano dal riempimento del bacino marino lì presente in ere geologiche antiche. Quindi sono sapidi e calcarei, perfetti per dare corposità e grandi sapori all’uva Verdicchio. Il vigneto è adagiato su una collina in forte pendenza, con esposizioni che vanno da est ad ovest. Una parte dei vigneti ha quindici anni di età e gli altri ettari sono stati ripiantati utilizzando vecchi cloni di verdicchio di oltre 50 anni, presenti nell’azienda Montecappone che garantiscono una qualità eccellente al vino prodotto.

La vinificazione di queste uve, coltivate secondo i criteri dell’agricoltura biologica e raccolte a maturazione avanzata, viene effettuata nella storica cantina Montecappone a Jesi con pratiche tradizionali. L’affinamento successivo del vino Ergo, avviene in anfora italiana di terracotta nuda e non rivestita, proprio come si faceva un tempo. «Anni di esperienza con la Montecappone hanno fatto approfondire la mia conoscenza, ergo, ho fatto un vino nuovo ma antico». Così Gianluca Mirizzi mi risponde al telefono quando decido che voglio saperne di più. «Ho scelto come stemma lo stemma araldico della mia famiglia. Ci sta bene su questa etichetta gialla un po’ come il Verdicchio contenuto nella bottiglia. Volevo risentire i profumi sinceri e schietti del vino di una volta vinificando con il metodo più tradizionale possibile».

Ergo, per la sua maestosità, può essere considerato il vino della domenica. Un vino da circa 14 gradi e mezzo da sorseggiare mangiando con calma. Un vino dal colore giallo paglierino, con riflessi oro, che rotea lento nel bicchiere a testimonianza visiva della grande densità. Al naso si svela subito aperto e comunicativo di frutta tropicale a pasta gialla con sferzate agrumate addolcite da sentori nitidi di miele di acacia e frutta secca. Un sorso pieno e morbido ma anche fresco e sapido al contempo che incanta per il suo equilibrio. Un vino importante, perfetto compagno di agnello al forno e coniglio in tutte le sue preparazioni. Ergo, il pranzo tipico della domenica marchigiana gustato in famiglia e con gli amici più cari.

Per informazioni: www.montecapponevini.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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