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Faro Palari 2009 Un rosso siciliano da scoprire

 
07 ottobre 2018 | 10:47

Faro Palari 2009 Un rosso siciliano da scoprire

07 ottobre 2018 | 10:47
 

Un recente (e folgorante) riassaggio del Faro Doc Palari 2009 (lo ricordavo buonissimo ma è ancora in piena parabola ascendente) suggerisce una riflessione sulle tante gemme nascoste della produzione tricolore.

Non tutti sanno di questa Doc, il cui riconoscimento risale al 1976 e che ruota attorno ai due piccoli villaggi di Faro e Faro Superiore, a pochi chilometri dal centro di Messina. Queste alte colline che guardano lo Stretto hanno trovato in Salvatore Geraci un interprete di particolare sensibilità, capace di posizionare Palari tra i produttori di riferimento non soltanto siciliani ma nazionali (Gambero Rosso e Slow Food, allora ancora in sodalizio, premiarono il Faro 2005 come rosso dell’anno nell’edizione 2008 della Guida Vini d’Italia).

(Faro Palari 2009 Un rosso siciliano da scoprire)

Il disciplinare prevede l’uso di uve Nerello Mascalese da un minimo del 45 ad un massimo del 60%, di Nerello Cappuccio dal 15 al 30%, di Nocera dal 5 al 10%. È ammesso l’utilizzo di altre cultivar autoctone come il Nero d’Avola sino ad un massimo del 15%. La denominazione può oggi contare su una decina di produttori per poco più di 20 ettari complessivi, tra i quali spicca l’emergente Le Casematte, già in grado di affiancare Palari nei riconoscimenti delle Guide.

La naturale propensione dei vini di zona - del resto noti sin dai tempi della colonizzazione greca della Sicilia - verso l’eleganza e l’agilità gustativa, fermi restando i rimandi a profumi spiccatamente mediterranei e le analogie di piccoli frutti (fragolina, lampone, cassis) trovano conferma anche nei “secondi vini” aziendali, talvolta non così distanti da quelli di punta (soprattutto nel caso del Rosso del Soprano Palari). Più di un’affinità con la viticoltura etnea (di cui presto ci occuperemo), oggi giustamente celebrata per la sua alta qualità diffusa. In fondo prossima, geograficamente e stilisticamente.

Per informazioni: Pagina Facebook

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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