Invecchiato nelle cantine situate nella città di Oporto, sull’Oceano Atlantico, il Porto è un vino speciale, dal grado alcolico elevato. Si produce con circa 15 varietà di uve, tutte rigorosamente autoctone portoghesi.
Porto oggi è una città famosa in tutto il mondo grazie al suo vino liquoroso. Famosa fu addirittura una rivolta dei produttori di vino, duramente poi repressa, nel 1757. La parte vecchia della città (dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1996) ha radici fin dall’epoca romana. Il Porto nasce nella valle del Douro, nel nord del Portogallo, dove ci sono forti escursioni termiche che danno carattere e concentrazione zuccherina alle uve.

Durante la vinificazione si arricchisce il mosto per aumentare il grado alcolico aggiungendo il più delle volte del brandy (distillato di vino), dai 13-15° naturali si arriva fino ai 18-20° tipici del Porto. Anche se le botti utilizzate per l’invecchiamento sono piuttosto antiche, il Porto resta un vino di grande fascino. La maturazione poi, indipendentemente da dove le aziende sono ubicate, viene effettuata in una località poco distante da Porto, Vila Nova de Gaja.
Le tipologie commerciali sono quattro: Red, Ruby, Tawny e White (facile immaginare che, pur essendo in una nazione che ha radici spagnole, i termini usati sono inglesi in quanto furono proprio loro a rendere famoso nel mondo questo vino qualche secolo fa). “Red” è il vino giovane, corposo, ricco nella colorazione e decisamente fruttato. “Ruby”, di colore rosso rubino, è un vino di solito invecchiato 4 o 5 anni in legno.
“Tawny”, color fulvo (buccia di cipolla), è un Porto più vecchio di circa un paio d’anni rispetto al Ruby ed è frutto di uve un po’ più selezionate e soprattutto più concentrate, che danno un corpo di solito più importante. “White” è un vino corposo prodotto da uve bianche, delicato e fruttato.
Queste tipologie sono prodotte con dei blended, cioè ottenute con uve di diverse annate. Il vero grande Porto si chiama Vintage. Prende questo nome perché è fatto con uve di una sola vendemmia, ma solo nelle grandi annate. In Portogallo queste grandi annate sono stabilite da un organismo governativo chiamato “Instituto dos Vinhos do Porto” dove al suo interno una apposita commissione decide in quale annata si può imbottigliare il vino e venderlo come Porto Vintage. Chiaramente per produrre questo grande vino si utilizzano uve estremamente selezionate e l’invecchiamento nelle botti viene ridotto a soli 2 anni proprio per ossidare meno il vino, che dovrà sostenere un lungo affinamento in bottiglia.
Infine troviamo pure il Late Bottled Vintage che è un vino di una determinata annata imbottigliato più tardi, anziché 2 anni di invecchiamento in legno ne subisce da 4 a 6. È la via di mezzo tra il Vintage e gli altri Porto.