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Castello di Cigognola Un progetto di famiglia

Maison del vino concepita per diventare testimone del terroir dell’Oltrepò Pavese e di una via artigianale alla produzione del metodo Classico. A Milano presentazione nello Spazio Niko Romito.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
21 novembre 2019 | 16:57

Castello di Cigognola Un progetto di famiglia

Maison del vino concepita per diventare testimone del terroir dell’Oltrepò Pavese e di una via artigianale alla produzione del metodo Classico. A Milano presentazione nello Spazio Niko Romito.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
21 novembre 2019 | 16:57
 

Una degustazione alla cieca di sei metodo Classico internazionali è stata l’occasione per presentare Castello di Cigognola, 36 ettari, di cui 28 vitati, nel cuore dell’Oltrepò Pavese. Una tenuta gestita da Gabriele Moratti e dall’amministratore delegato Gian Matteo Baldi.

Le etichette in degustazione (Castello di Cigognola Un progetto di famiglia)

Le etichette in degustazione

«Un progetto di famiglia - ha ricordato Moratti - Volevamo puntare sul Pinot Nero in quanto questa è una zona vocata, ma mai valorizzata in modo corretto. Il nostro obiettivo è quello di posizionarci come brand a livello globale». Le basi ci sono tutte: i 3 mila ettari di Pinot Nero fanno dell’Oltrepò Pavese il secondo areale in Europa dopo la Borgogna.

«Ne Metodo Classico - ha sottolineato Gian Matteo Baldi - ci si può esprimere ancora e Castello di Cigognola è caratterizzato da una volontà artigianale orientata a produrre etichette di altissimo livello per il mercato italiano e internazionale. Il nostro vino deve far vivere un’esperienza in modo spontaneo e genuino, in modo che il consumatore possa essere sorpreso dall’insieme delle sensazioni che il calice trasmette: il gusto, il colore, l’intimo umore, il profumo, la vocazione, la storia, il genius loci e le altre sfumature percettive che avvicinano il mondo del vino a quello dell’arte».

Il Castello di Cigognola (Castello di Cigognola Un progetto di famiglia)
Il Castello di Cigognola

La produzione è in regime semi-biologico, alla ricerca di un’uva pulita, integra. L’obiettivo è l’esaltazione delle caratteristiche individuali dei vigneti, delle singole parcelle.

La degustazione blind, guidata da Chiara Giovoni, ha visto a confronto sei Metodo Classico internazionali. Nell’ordine, Moratti, Cuvée More, Blanc de Noirs Brut (fragrante, tensione piacevole), Nyetimber, Classic Cuvée, Sparkling Wine Brut, Frederic Savart, L’Ouverture, Champagne Blanc de Noirs Brut, Moratti, Cuvée More, Metodo Classico Blanc de Noirs Pas Dosé (delicato, garbato), Pierre Gerbais, L’Audace, Champagne Blanc de Noirs Brut Nature, Moratti, Cuvée dell’Angelo, Blanc de Noirs Pas Dosé 2012 (fresco e piacevole, di recente sboccatura).

Per informazioni: www.castellodicigognola.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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