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L’Amarone vale 350 milioni Nel 2019 bene l’export, + 4%

Chiude in positivo l’annata per il “Re della Valpolicella”. I dati sono stati resi noti oggi, 1 febbraio, in occasione di Anteprima Amarone 2016. Germania e Stati Uniti si confermano i mercati esteri più importanti. Crescono anche le vendite nel nostro Paese (+6,8%). Il presidente del Consorzio, Andrea Sartori: «Ora si lavori sul prezzo medio» .

 
01 febbraio 2020 | 17:53

L’Amarone vale 350 milioni Nel 2019 bene l’export, + 4%

Chiude in positivo l’annata per il “Re della Valpolicella”. I dati sono stati resi noti oggi, 1 febbraio, in occasione di Anteprima Amarone 2016. Germania e Stati Uniti si confermano i mercati esteri più importanti. Crescono anche le vendite nel nostro Paese (+6,8%). Il presidente del Consorzio, Andrea Sartori: «Ora si lavori sul prezzo medio» .

01 febbraio 2020 | 17:53
 

Sono numeri che sorridono, quelli che raccontano un anno di vendite dell’Amarone. Nel 2019 il “Re della Valpolicella” è cresciuto in fatturato, sia in Italia che all’estero. I dati sono stati diffusi oggi, 1 febbraio a Verona, nel corso di Anteprima Amarone 2016 e sono frutto dell’indagine annuale realizzata da Nomisma Wine Monitor e basata su interviste alle aziende (in rappresentanza del 65% del mercato).

Oggi è stata svelata l'annata 2016 dell'amarone (foto Ansa) (L’Amarone vale 350 milioni Nel 2019 bene l’export,   4%)

Oggi è stata svelata l'annata 2016 dell'Amarone (foto Ansa)

Il giro d’affari complessivo stimato è di circa 350 milioni di euro; positivi tutti gli indicatori: in Italia la crescita delle vendite si attesta a un +6,8%, mentre all’estero al 4%. Proprio in virtù della maggior crescita della domanda interna, cala di poco l’incidenza export rispetto al fatturato (62,4%), mentre all’estero crescono significativamente sia le storiche destinazioni di sbocco sia alcune aree emergenti della domanda.

È il caso della Danimarca (+20% a valore), che supera al sesto posto il pur positivo mercato del Canada (+5%), ma anche del Giappone (nono), che entra nella top 10 dei buyer grazie a un incremento del 15%, e della Cina (ottava), che fa segnare un +5%, dato in controtendenza rispetto al calo degli ordini di vino europeo da parte del Dragone.

Tra le piazze di sbocco, la Svezia (al quarto posto con un +18%), si avvicina alla Svizzera (-6%), che lascia il gradino più basso del podio alla Gran Bretagna, a +18% e una quota di mercato che sale al 12,5%. In vetta al secondo posto rimangono gli Stati Uniti, nonostante una contrazione del 2% e la Germania, che vale il 16,3% delle vendite complessive all’estero grazie anche a un incremento del 6% delle vendite sul 2018.

Andrea Sartori (L’Amarone vale 350 milioni Nel 2019 bene l’export,   4%)
Andrea Sartori

«L’Amarone ha dimostrato di saper reagire bene in un anno difficile – ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori – in cui sulle piazze estere è aumentata la competizione al pari di congiunture negative e guerre commerciali. Serve ora lavorare sul prezzo medio, senz’altro un aspetto da migliorare in considerazione di un 2019 che ha visto prevalere la crescita dei volumi esportati (+7,2%) su quella del valore (+4%)».

Sono quasi 8.300 gli ettari vitati nei 19 comuni della Doc veronese Valpolicella. Nella provincia leader in Italia per export di vino, sono 2.273 i produttori di uve e 272 le aziende imbottigliatrici in una denominazione in cui il Consorzio vanta oltre l’80% della rappresentatività. Lo scorso anno, fa sapere il Consorzio, si sono superati i 64 milioni di bottiglie prodotte (18,6 mln per Valpolicella, 30 mln per Ripasso e 15,4 mln per Amarone e Recioto).

Per informazioni: www.consorziovalpolicella.it

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