Il Giro d’Italia è anche un modo per scoprire il magnifico territorio italiano. Approfondirlo e degustarlo da una prospettiva diversa, quella di una sella di bicicletta. Era il 29 maggio del 1940 quando un quasi sconosciuto corridore che arrivava dall’alessandrino, che ha iniziato a pedalare sulla bici regalategli dallo zio marinaio vinceva l’undicesima tappa Firenze-Modena di 184 chilometri. Consacrandosi come il Campionissimo. Sulla salita dell’Abetone, a soli venti anni, si impose per la prima volta sulle strade rosa aprendosi la via per la conquista del suo primo Giro.
Un successo tra ciclismo e buon vino
Proprio per ricordare questo grande evento, a 80 anni dall’impresa che consacra ancora Fausto Coppi come il più giovane vincitore di un Giro, domenica scorsa, 2 agosto, a Castellania, suo paese natale, dove fu accolto festante dai famigliari e dai fratelli dopo la grande vittoria, l’associazione enogastronomica e di valorizzazione del territorio “Terre Derthona” (insieme ad altre realtà associative legate al territorio e alla figura di Coppi) ha organizzato con successo di presenze l’evento “La prima Maglia Rosa non si scorda mai”, un viaggio alla scoperta non solo delle imprese sportive dell’Airone, ma anche dei vini rosati. Una sorta di giro d’Italia dei rosati che è stato ospitato nei cortili e nelle viuzze del paese, adagiato su quei sali e scendi che formarono sportivamente il Campionissimo e che lui stesso solcava quotidianamente per recarsi in salumeria, al lavoro, dal signor Merlano, nella vicina Novi Ligure.
«Questo evento ha avuto successo - spiega il presidente
Walter Massa di Terre Derthona - per un motivo semplice perché i produttori presenti producono vini di estrema qualità. Abbiamo fatto un giro virtuale dell’Italia enologica, con 40 vini rosa di estrema qualità e, particolare da non sottovalutare, di prezzi contenuti. Il rosato si fa in tutto il nostro Paese ed è un ulteriore messaggero della forza territoriale, qualitativa e territoriale dell’Italia stessa. Oggi abbiamo quindi parlato della storia della bicicletta, di un campione amato ancora da tutti, di storia della civiltà del Novecento e si sono bevute delle grandi eccellenze. Mettendo insieme queste peculiarità il risultato è presto raggiungibile».
Gli scrittori che hanno ricordato Fausto Coppi
L’evento si è aperto alle 16 con la degustazione di rosati d’Italia e delle terre Derthona accompagnati dalla varie eccellenze gastronomiche di questo territorio. Alle 18 si è tenuto un incontro dialogativo dal titolo “In nome della Rosa: dalla maglia alla bottiglia”. Sono intervenuti nientemeno che Faustino Coppi, figlio del Campionissimo; Gino Cervi, autore de L’Alfabeto Fausto Coppi. Il giornalista Claudio Gregori della Gazzetta dello Sport e scrittore di imprese epiche in bicicletta. E poi tati altri esperti del settore enologico e sportivo. A moderare l’incontro c’era Walter Massa, “padre” del Timorasso ed oggi anche Presidente della Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi.
«Ringrazio gli organizzatori per aver scelto Castellania come sede di questa prima esperienza dedicata a questa tipologia di vino - ha detto dal palco Faustino Coppi, figlio dell’indimenticato campione - il ricordo di mio padre continua nel tempo grazie a chi lo ricorda e a chi abbina il suo nome non solo alle imprese sportiva ma anche al territorio. È sempre un’emozione ed una gratificazione per me e la mia famiglia».
Le bottiglie degustate
Le degustazioni, circa una cinquantina le cantine italiane coinvolte ed una decina le realtà gastronomiche presenti, sono state animate dalla musica swing del gruppo Tamboo3 (Sergio Tamburelli la voce, Gian Marco Straniero al contrabbasso e Alessandro Balladore alla chitarra) e dalle performance di Ivan Bognanni The Orginal Barber. Nel frattempo c’è stata un prologo all’evento del 2 agosto prossimo: le cucine dei ristoranti aderenti all’associazione “Terre Derthona” hanno reso omaggio al Campionissimo colorando di rosa i propri menu. Nella Settimana dal 25 luglio al 2 agosto in menù c’è un piatto dedicato al Giro in rosa e un vino rosato dei Colli Tortonesi.
Queste le cantine presenti:Agricola Gian Piero Marrone (La Morra – CN)
A’ Vita (Cirò Marina – KR)
Alessio Brandolini (San Damiano al Colle – PV)
Broglia (Gavi – AL)
Cà Viola (Dogliani – CN)
Canevaro Luca con Terre di Sarizzola (Avolasca AL)
Cantina De Sanctis (Frascati – Roma)
Cantina di Tortona (Tortona AL)
Cantina Scuropasso (Pietra de’ Giorgi – PV)
Cantine Barbera (Menfi – AG)
Cantine Fontezoppa (Civitanova Marche MC)
Cantine Volpi (Tortona – AL)
Cascina Gentile (Capriate d’Orba – AL)
Cascina Maddalena (Sirmione BS)
Cascina Melognis (Revello – CN)
Cascina Sciulun (Monforte d’Alba – CN)
Cesarini Sforza (Trento – TN)
Costaripa (Moniga del Garda- BS)
Ezio Poggio (Vignole Borbera – AL)
Fiamberti (Canneto pavese – PV)
Giovanni Daglio (Costa Vescovato – AL)
La Biòca (Serralunga d’Alba – CN)
La Bollina (Serravalle Scrivia – AL)
La Colombera (Vho di Tortona- AL)
La Fusina (Dogliani – CN)
La Masera (Piverone – TO)
La Salceta (Loro Ciuffena – AR)
Michele Calò e figli (tuglie – le)
Montelio (Codevilla PV)
Monsupello (Torricella Verzate – PV)
Moser (Trento – TN)
Paltrinieri (Sorbara – MO)
Placido Volpone (Ordona FG)
Pico Maccario (Mombaruzzo (AT)
Podere il Saliceto (Campogalliano – MO)
Sassotondo (Sovana – GR)
Valli unite (Costa Vescovato – AL)
Vicara Visconti Cassinis Ravizza (Treville – AL)
Vigneti Boveri Giacomo (Costa Vescovato – AL)
Vigneti Massa (Monleale – AL)
Vigneti Repetto (Montemarzino – AL)
Villa Sparina (Gavi – AL)
Per quanto riguarda il food erano presenti le aziende con i loro prodotti:
Agricola Stella, Castelnuovo Scrivia
Borbakery, Vignole Borbera
Cascina Giambolino, Carbonara Scrivia
Cascina Boschetto, Stazzano
Cuore di pane Bio, Cabella Ligure
La Montemarzina, Montemarzino
L’Agnolotto, Tortona
Azienda Agricola Larocca Canabees, Viguzzolo
Il Banco farinata, Novi Ligure
La Spiga dei F.lli Vicenzi, Acqui Terme