«Un anno così, con un record di fatturato e di vendite, per la Barone Pizzini non si ripeterà più. Un 2021 da incorniciare». Silvano Brescianini, direttore della cantina di Provaglio d'Iseo (Bs) è, come sempre, esplicito. Al suo fianco, nello snocciolare le cifre del bilancio, il presidente, l'imprenditore milanese Ugo Colombo che detiene il 54% del pacchetto azionario. «Venticinque anni fa - rimarca soddisfatto il direttore - siamo stati i primi a credere nel bio, ora possiamo dire a ragion veduta che la sfida è stata vincente e ha pagato». E i numeri danno ragione a Brescianini e Colombo.

Record di fatturato e di vendite per la Barone Pizzini
Nel 2021 7,2 milioni di fatturato
«Con le nostre 3 aziende – dicono - abbiamo raggiunto la cifra eccezionale di 7,2 milioni di fatturato, con un utile di 800mila euro: più 25% sul 2019 e significativi ammortamenti. Abbiamo venduto, in Italia e in 35 paesi esteri, oltre 700mila bottiglie: 356mila di Franciacorta Docg, altre 160mila della marchigiana Pievalta con un eccellente Verdicchio, le rimanenti 200mila provenienti dalle cantine di Ghiaccioforte, nella Maremma Toscana e dal Monte Netto di Capriano del Colle. E a gennaio e febbraio di quest'anno portiamo a casa un più 28% di bottiglie vendute. Ma sarà quasi impossibile ripetere l'exploit del 2021».
Nel 2022 investimenti per oltre 300mila euro
E nel 2022? L'azienda bresciana prevede, complessivamente, investimenti per oltre 300mila euro. Anzitutto per realizzare sopra il tetto della moderna cantina un parco fotovoltaico per renderla del tutto indipendente e autonoma dal punto di vista energetico e poi nuovi macchinari e impianti. La storica sede di Corte Franca (Bs) - conosciuta come Santa Giulia - tornerà nella piena disponibilità del gruppo e verrà utilizzata come cantina di stoccaggio. Aumenteranno anche i vigneti, da 56 a 60 ettari con nuovi appezzamenti- acquistati e in affitto - a Provezze (Bs) e Capriolo (Bs).

Silvano Brescianini
Preoccupa la situazione in Ucraina
Rimane la drammatica incognita internazionale. Barone Pizzini esportava oltre 200mila bottiglie in Russia. «Solidarietà all'Ucraina - rimarca con nettezza Brescianini - ma è chiaro che tutta l'area dell'Est Europa è coinvolta nella crisi e frenerà il nostro export, le conseguenze sono continentali. Noi siamo solidi e continueremo a investire, comunque, sui mercati esteri».
Per informazioni: baronepizzini.it