In pochi essenziali numeri la forza di Monte Zovo, azienda agricola di proprietà della famiglia Cottini, a Caprino Veronese. Dalla cantina escono ogni anno un milione di bottiglie, per il 90% esportate in Europa, Usa e Canada. Circa 150 ettari di proprietà, di cui 70 bio. La maggior parte dei vigneti si trova oltre i 500 metri di altezza per spingersi fino a 950 metri, alle pendici del Monte Baldo, senza dimenticare i piacevoli venti del lago di Garda che accarezzano le uve dei 33 ettari delle colline moreniche della Lugana a Pozzolengo. Nord Verona, sud basso Lago. Si alternano terreni di marna e roccia sedimentaria e argillosi .

In primo piano i vini degustati. Sullo sfondo, Diego e Mattia Cottini
Al centro della produzione, il rispetto del territorio e della biodiversità
«Facciamo solo 1-2 trattamenti annui a base di zolfo e rame, contro i 10-15.Il nostro progetto enologico - hanno detto a Milano durante una conferenza stampa, il patron Diego Cottini che conduce l'azienda assieme ai figli Michele e Mattia e alla moglie Annalberta - mette al centro la valorizzazione del territorio e il rispetto e la tutela della biodiversità. I vini Monte Zovo sono prodotti intergalmente con uve della famiglia raccolte nei vigneti distribuiti nelle tre denominazioni principali della provincia di Verona: Valpolicella, Garda e Lugana. Questa è la nostra carta d'identità».
I vini degustati
Cinque le bottiglie di punta in degustazione e tutte prodotte in quantità limitate, dalle 20 alle 30mila. Ben presente, con la consulenza, la mano e l'esperienza dell'enologo Riccardo Cottarella. Fuori gara, a svettare, sopra tutto e tutti, i 16 gradi di un eccellente Amarone della Valpolicella 2016. Non meno interessanti le selezioni presentate alla stampa , due bianchi, un rosato e due rossi. Anzitutto, Wohlgemuth Pinot Grigio delle Venezie, bio versatile e di carattere, accattivante come ingresso, per passare al Phasianus Corvina Verona Rosato, un chiaretto di bella struttura e longevità che non rappresenta oramai non più e non sola una moda. «Il nostro oro rosa'», hanno sottolineato i Cottini. Intrigante e da scoprire il terzo vino, l'Oltremonte Sauvignon Verona, dai grandi profumi adatto a piatti etnici e vegetariani. Diverse le valutazioni dei rossi finali: il Crocevento, Pinot Nero Garda (14,5°) ha struttura ma necessita ancora di tempi lunghi - a mio parere - per la maturazione e la gradevolezza nel bicchiere. Eccellente invece e senza ombra di dubbio sugli scudi, il Calinverno Rosso Veronese. Un altro vino, un'altra storia da scoprire che nasce nel lontano 1998, portandosi la forza (e la suggestione) della brina e del ghiaccio.
Sostenibilità a tutto tondo
A margine, da ricordare i 15 ettari di vigneto resistente e, soprattutto, l'utilizzo all'interno dell'azienda di tutto il cippatto raccolto nei boschi di proprietà per il risparmio energetico e un minor impatto ambientale. «La sosteniblità che guida le scelte di Monte Zovo in vigna e in cantina si declina anche in attività concrete con ricadute postive sul territorio - è stato detto in conclusione a Milano - sull'economia e sulle persone. In particolare nel sostegno ad associazioni e progetti di impegno sociale secondo la visione di Annalaberta Cottini, che di questa filosofia è la prima sostenitrice».
Azienda agricola Monte Zovo
Località Zovo, 23 - 37013 Caprino Veronese (Vr)
Tel. 0457 281301
www.montezovo.com