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Come gli italiani scelgono la birra. I must have: sicurezza e sostenibilità

Gli italiani, sempre più attenti al binomio tra alimentazione sana e piacere per il cibo, scelgono la birra per la naturalità e la varietà che offre, oltre che per il forte legame con la sfera della socialità

 
12 maggio 2021 | 12:18

Come gli italiani scelgono la birra. I must have: sicurezza e sostenibilità

Gli italiani, sempre più attenti al binomio tra alimentazione sana e piacere per il cibo, scelgono la birra per la naturalità e la varietà che offre, oltre che per il forte legame con la sfera della socialità

12 maggio 2021 | 12:18
 

Gli italiani sono sempre più attenti a cosa mettono nel piatto ma anche nel bicchiere. Per 8 italiani su 10, il binomio alimentazione sana e piacere per il cibo e per le bevande è, infatti, fondamentale. Di conseguenza, cresce sempre più anche l’attenzione nei confronti della qualità: 1 connazionale su 2 si informa su ciò che mangia e beve e predilige cibi e bevande genuini (54%) e di cui si conoscono le proprietà nutrizionali (49%). Uno su tutti: la birra. E infatti, non è solo il sapore inconfondibile a guidare la passione degli italiani per la “bionda più amata”: 1 su 2 la sceglie per i suoi ingredienti semplici e naturali e per la varietà di tipologie e gusti che offre. La birra per gli italiani è anche sinonimo di momenti di relax, condivisione e gioia. Sono queste, in sintesi, alcune delle evidenze dell’indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra di AssoBirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra. Ma non solo. Come conferma la ricerca, realizzata da Birra Moretti in collaborazione con Doxa, e che evidenzia cosa significa per gli italiani “sentirsi a casa”, la birra è la regina della buona compagnia, battendo anche il vino.

La birra è scelta per i suoi ingredienti naturali e per la varietà Come gli italiani scelgono la birra Tra £$i must have$£ la sostenibilità

La birra è scelta per i suoi ingredienti naturali e per la varietà


Più attenzione verso aziende impegnate per l’ambiente

Un appuntamento fisso che, in questa edizione, accende i riflettori sulle virtù più apprezzate della birra e sulle nuove abitudini ed esigenze del beer lover italiano, sempre più appassionato del buon mangiare e bere e con un occhio di riguardo alla sostenibilità sotto più punti di vista. Un dato su tutti: 1 italiano su 2 predilige aziende impegnate nella salvaguardia del pianeta. E a farlo sono soprattutto i giovani, precisamente la fascia di età tra i 25 e i 34 anni (ben il 54%).

«Negli ultimi anni, si sono affermati stili di vita all’insegna del benessere che vedono gli italiani sempre più informati, attenti alla qualità e ad un’alimentazione sana ed equilibrata, senza però rinunciare al gusto. Di questo contesto la birra è parte integrante e risponde perfettamente ai bisogni del consumatore italiano - commenta Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra - Quella degli italiani per la birra è una passione che cresce e si rafforza, legandosi a doppio filo a un insieme di valori in cui la birra è percepita – oltre che versatile e bevanda da pasto – autentica, genuina e irrinunciabile durante i momenti di relax e condivisione».

Parole d’ordine: freschezza e gusto

Fresca e gustosa: la birra agli italiani piace così. Rispettivamente nel 47% e nel 30% dei casi. Un amore che, però, va oltre le caratteristiche funzionali e si lega a un intero mondo di valori e associazioni che confermano, nella totalità dei casi, una percezione positiva.

Bva Doxa, infatti, ha chiesto agli italiani di evocare alcune immagini legate alla birra e i risultati emersi toccano le sfere più individuali, focalizzate sullo stato d’animo e il mood che la birra può creare. A dirlo, le evidenze: per gli italiani, “il lato naturale della birra” è l’immagine più evocata. In altre parole, birra vuol dire “sole, campo di grano, giornata, montagna, brezza”. Per altri, la birra è “una vacanza in una sorsata” e dunque ricorda “la riva, il mare, la spiaggia e il tramonto”. La birra è inoltre, descritta come “l’ingrediente per stare bene in compagnia” con parole come “serata, amico, insieme, tavola”.

Le preferenze dei beer lover

Di birra ce n’è per tutti i gusti, come le preferenze degli italiani che, infatti, spaziano tra le varie caratteristiche, in particolare quando si parla di gusto: il 52% degli intervistati lo preferisce leggero, soprattutto le donne (56%) e i giovani nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni (60%), mentre il restante 48% predilige un gusto intenso.

I must have: sostenibilità e sicurezza alimentare

Continua a crescere l’interesse degli italiani per la sostenibilità a tutto tondo. Un’attenzione che non può mancare anche nei confronti della birra. Secondo il parere degli intervistati da Bva Doxa, infatti, il processo produttivo avviene in modo controllato e sicuro, attraverso l’impiego di materie prime di alta qualità e nel rispetto della tradizione di ciascuna tipologia di birra.

Una filiera che genera un valore compreso tra i 240 e i 270 milioni di euro

Una fiducia importante quella degli italiani verso la birra che mette la firma sull’impegno costante, da monte a valle, in ogni fase di produzione, a partire dalla coltivazione dell’orzo: una filiera che genera un valore compreso tra i 240 e i 270 milioni di euro e coinvolge tra le 32 e le 35mila aziende agricole in tutto il Paese ed è dunque un asset strategico per l’agricoltura italiana che deve essere oggi più che mai valorizzato e tutelato attraverso misure che ne incentivino la produzione.

Lo ha confermato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura, che, ospite del Cib, ha dichiarato: «Le prospettive di sviluppo della filiera dell’orzo da birra sono positive, e lo saranno ancor di più, se si riuscirà a strutturare delle filiere anche a declinazione geografica ben definita. L’orzo può essere una coltura molto interessante e da reddito nelle aree interne, senza entrare necessariamente in competizione con altri cereali, in particolare quello duro e quello tenero. Il bilancio di autosufficienza registra una crescita rilevante dal 60 al 70% negli ultimi 10 anni».

La birra per gli italiani è anche sinonimo di momenti di relax, condivisione e gioia Come gli italiani scelgono la birra Tra £$i must have$£ la sostenibilità
La birra per gli italiani è anche sinonimo di momenti di relax, condivisione e gioia


Occorre ragionare in ottica di filiera

Con lo sguardo ai prossimi mesi, in chiave di ripartenza, Postorino ha ricordato l’importanza di ragionare in ottica di filiera e di sviluppare interconnessioni settoriali e intersettoriali, ed ha aggiunto: «Sicuramente andrebbe sviluppato un percorso mirato di valorizzazione delle filiere, ancor meglio se localizzato geograficamente. Si potrebbe utilizzare un supporto economico finalizzato alla realizzazione di contratti di filiera tra produttori di orzo, birrifici e malterie, nonché specifiche misure nei singoli piani di sviluppo rurale delle Regioni. A partire da queste si potrebbero poi individuare le singole realtà più competitive e definire modalità di sostegno di progettualità di distretto agroindustriale vero e proprio».

Più connessione tra la produzione birraria e quella agricola

In linea, infine, con quanto emerso dalla ricerca di Bva Doxa per AssoBirra, che evidenzia un’attenzione particolare degli italiani verso l’origine degli ingredienti e le produzioni locali, il direttore generale di Confagricoltura auspica una connessione tra la produzione birraria e quella agricola che vede come una preziosa opportunità di mercato «a condizione - ha aggiunto - che agli imprenditori agricoli venga riconosciuta una parte del valore aggiunto creato dalla provenienza nazionale delle materie prime».

Concorda AssoBirra che, come sostenuto da sempre, ritiene importante ragionare in ottica di filiera: «Come AssoBirra da tempo abbiamo instaurato un dialogo proattivo con tutti i player perché siamo convinti che, in un momento come quello attuale che vede il Paese alle prese con la gestione dell’uscita da un’emergenza sociale ed economica senza precedenti, diventi imprescindibile mettere a punto le azioni di sistema che consentano di promuovere e valorizzare le filiere, per non correre il rischio di disperdere l’enorme patrimonio costruito insieme negli anni», conclude Andrea Bagnolini.

Buona compagnia fa rima con birra

Il tutto per sostenere una bevanda molto amata, non solo per il suo gusto e per le sue qualità, ma anche per tutto ciò che evoca. Che si tratti di stare in “buona compagnia” degli amici con i quali possiamo essere davvero noi stessi (57%) o in famiglia (52%), per più della metà degli italiani la sensazione di “sentirsi a casa”, ovvero quella sensazione di famigliarità e serenità non legata al concetto di mura domestiche, denota una forte dimensione sociale. Si tratta di uno stato di benessere che per 6 nostri connazionali su 10 (60%) trascende da luoghi specifici ed è intimamente legato allo stare bene con sé stessi e con le persone che ci amano davvero, con gli amici veri, con chi ti accetta per quello che sei e non ti costringe a fingere e ad assumere una maschera sociale.  Queste sono alcune delle evidenze emerse da una ricerca, commissionata da Birra Moretti alla BVA Doxa, attraverso mille interviste online poste a un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 74 anni, che esplora un sentimento molto moderno - quello del sentirsi a casa - celebrato da libri, canzoni di musica pop, arti visive e molto discusso sui social.  

Birra Moretti: da oltre 160 anni simbolo di convivialità Come gli italiani scelgono la birra Tra £$i must have$£ la sostenibilità
Birra Moretti: da oltre 160 anni simbolo di convivialità


“In buona compagnia, così come siamo”

Lo studio rappresenta un modo diverso per declinare il concept storico della convivialità di Birra Moretti che, nel 2021, si evolve nel nuovo posizionamento “In buona compagnia, così come siamo”, che celebra i momenti di condivisione tra le persone e allo stesso tempo l’importanza di essere sé stessi, valori che rappresentano l’essenza dello “stare bene” per gli italiani. Una “buona compagnia” sempre più vera e trasparente: niente rende bello e speciale lo stare insieme come essere esattamente così come si è, con le nostre imperfezioni, diversità e peculiarità. Oggi Birra Moretti è considerato (secondo una ricerca Toluna) il brand di birra che più rappresenta proprio i due valori di familiarità (42%) e convivialità (41%).

«Attraverso questa ricerca - Jan Bosselaers, direttore marketing di Heineken Italia - abbiamo voluto intercettare una tendenza molto diffusa in Italia, che attribuisce al concetto di “sentirsi a casa”, inteso come stato d’animo che permette di stare bene con se stessi, una valenza sociale molto spiccata, fatta di condivisione, legami tra le persone, convivialità, affetti, familiarità, naturalezza e che descrive al meglio l’essenza degli italiani e allo stesso tempo i valori di Birra Moretti. Nel nostro nuovo posizionamento raccontiamo come alla base della buona compagnia ci sia la voglia di vivere momenti “veri”, insieme alle persone che ci accettano così come siamo, mettendoci in condizione di comportarci in modo spontaneo e con naturalezza».

Come la pandemia ha modificato lo “stare bene” e “sentirsi a casa”

Più di un anno vissuto prevalentemente fra le 4 mura domestiche - fra Dad, smart working e aperitivi virtuali con gli amici - ci ha portato a riflettere su quello che abbiamo guadagnato umanamente, in questa esperienza che ci ha riportato a valorizzare gli affetti più veri, e quello che abbiamo perso, la socialità, le serate spensierate con gli amici davanti a un buon bicchiere di birra.

Come emerge dall’indagine Bva Doxa - Birra Moretti da una parte c’è chi ha riscoperto la dimensione della casa e della famiglia: 4 italiani su 10 (41%) hanno apprezzato molto il tempo condiviso di più con i propri cari. Dall’altra c’è chi invece porta il concetto di “sentirsi a casa” fuori dalle mura domestiche: per il 39% “è la libertà di passare il tempo dove si vuole e per il 36% la constatazione di quanto sia importante poter vedere gli amici per un aperitivo e una chiacchierata dal vivo, e non attraverso uno schermo.

Infine, le restrizioni hanno portato il 16% degli italiani ad individuare nell’idea del viaggio, il modo di stare bene con sé stessi mentre solo il 13% dei nostri connazionali ha maturato l’idea che ci si può sentire a casa in video chat con le persone care.

Le persone che fanno stare bene: al primo posto famiglia e amici

A ribadire la socialità del concetto di “sentirsi a casa”, dalla ricerca emerge come per gli italiani esistono delle persone, in grado di procurarci quella forte di sensazione di benessere e rassicurazione, legata allo stare bene con sé stessi. Sono, nell’ordine, la propria famiglia (82%) e gli amici (52%). Molto distanziati, alcuni citano anche persone conosciute con mezzi virtuali che ci hanno aiutato a passare un po’ di tempo nei periodi di lockdown (10%) e colleghi di lavoro (10%). In pochi hanno indicato i coinquilini con i quali ho condiviso le esperienze (4%) e i compagni di università (3%).

Cosa evoca la sensazione di “sentirci a casa”

Dallo studio Bva Doxa - Birra Moretti, è emerso che le associazioni d’idee più immediate con questo concetto sono: la casa (54%) e le persone con cui si sente a proprio agio, come gli amici (46%). Altri pensano a uno stato mentale (31%) oppure a vari luoghi dove io sto bene (28%), ma anche a un cibo (21%), alla casa dei propri genitori (18%) o al paese d’origine (15%).

Sentirsi a casa…“fuori casa”: dalla natura, ai viaggi, alla propria città

A riprova del fatto che stiamo parlando di uno stato d’animo che non ha necessariamente a che vedere con le 4 pareti domestiche la ricerca chiarisce che gli italiani si sentono a casa ovunque, l’importante è stare bene con sé stessi (60%). A seguire indicano come situazioni nelle quali stanno bene con sé stessi il contatto con la natura (28%), i viaggi in alcune parti d’Italia che sono in sintonia con il proprio modo di essere (23%) le passeggiate in alcune zone della propria città (22%)” e, infine, quando ci si trova in un paese estero che non dà la sensazione di essere tale sembra tale e ci fa sentire a casa (17%).

Cosa ci fa stare bene? Un profumo, una musica o una birra in buona compagnia

Interessante notare come dall’indagine è emerso che questa sensazione di benessere sia intimamente associata anche a un cibo, un suono, un odore o a una bevanda: per la metà degli italiani a farci “sentire a casa” è il piatto di famiglia (50%) che ci ricorda i pranzi con i parenti, la musica alla quale siamo più legati (42%) o il profumo che ci riporta a circostanze piacevoli (36%).  
E anche una birra, condivisa in buona compagnia, rappresenta per 1 italiano su 3 (33%) quel piacevole connubio di rilassatezza e spensieratezza che ti fa “sentire a casa”, ovvero che ti fa sentire bene con te stesso e con gli altri.

La birra batte il vino come bevanda della buona compagnia

La ricerca ci dice anche che la birra (42%) è la bevanda alcolica per eccellenza della buona compagnia. Più del vino (37%), battuta solo dal caffè (57%), centrale nel rito casalingo della colazione e rappresentazione del sentirsi bene con sé stessi. Più indietro, in questa speciale classifica, cocktail (15%) ed amaro (10%).

Birra regina dell’aperitivo

Infine, sempre riguardo alla birra la ricerca conferma un altro primato: è stata sinonimo di aperitivo in questi mesi di incontri virtuali o di veloci puntate al bar (negli orari e nelle zone dove era consentito). Il 38% degli italiani la indica come compagna inseparabile dell’aperitivo, più di prosecco e spumante (36%), più di cocktail alcolici (29%) e di vino, bianco e rosso (23%). Un successo che diventa ancora più grande se sommiamo l’11% che indica di aver scelto birra analcolica.

“Birra Moretti filtrata a freddo”: pura e cristallina  

Tra i protagonisti dell’evento la nuova Birra Moretti Filtrata a Freddo: una lager pura e cristallina, dalla gradazione alcolica moderata (4,3%), che rompe completamente gli schemi con il passato.

Una bottiglia completamente rivisitata con un’etichetta a 360° e il vetro “flint” trattato appositamente per proteggere dai raggi UV, si presenta al mercato in due differenti formati: 55 cl per la grande distribuzione e 30 cl per il fuori casa.

Birra moretti filtrata a freddo Come gli italiani scelgono la birra Tra £$i must have$£ la sostenibilità
Birra Moretti filtrata a freddo


La celebrazione della convivialità

Il nuovo posizionamento e la nuova Birra Moretti Filtrata a Freddo sono anche oggetto di una campagna pubblicitaria, realizzata da Armando Testa, diretta dal regista romano Gabriele Mainetti e con una colonna sonora d’eccezione: le note di “Ricordami” di Tommaso Paradiso. La campagna è declinata in tv su due soggetti differenti, che in pochi secondi trasmette questa sensazione di positività legata al concetto di sentirsi bene, così come siamo. Birra Moretti porta in vita i valori autentici e profondi degli italiani: sapersi godere la buona compagnia essendo sé stessi. Una storia in cui ognuno di noi può trovare un pezzetto di sé: dal ritardatario cronico, ai tentativi di cucina falliti, fino al coraggio di presentarsi al mondo così come si è, Birra Moretti scrive un’ode all’essere veri, all’abbracciare la propria natura e a condividere momenti con le persone che ci fanno sentire accettati per come siamo.






© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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